Remo Anzovino in concerto a Roma con «Atelier»: viaggio tra emozioni e musica strumentale al pianoforte
- Edoardo Iacolucci
- 4 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Sabato 12 aprile allo Spazio Rossellini arriva uno dei più acclamati pianisti contemporanei: Remo Anzovino celebra 20 anni di carriera con il nuovo tour «Atelier», tratto dall’omonimo disco già tra i più venduti in Italia

Roma si prepara ad accogliere uno degli eventi musicali più attesi della stagione: Remo Anzovino torna dal vivo nella Capitale sabato 12 aprile alle ore 21 presso Spazio Rossellini, via della Vasca Navale 58, con “Atelier”, il nuovo tour ispirato al disco pubblicato per festeggiare i suoi venti anni di carriera.
«Atelier»: il nuovo album di Remo Anzovino già in vetta alle classifiche
Pubblicato a fine gennaio su DECCA ITALY e distribuito da Universal Music Italia, l’album Atelier ha già conquistato le classifiche italiane, raggiungendo il 7° posto nella top 20 CD e vinili e il 53° posto nella classifica generale FIMI/GfK, diventando l’unico disco di musica strumentale nella Top 100 nazionale. Un risultato straordinario che conferma la crescente popolarità del compositore friulano.
Un concerto tra arte, cinema e musica: quando il pianoforte diventa narrazione
Il nuovo disco di Anzovino è un progetto in piano solo che raccoglie ventuno brani, tra cui un inedito assoluto (Chaplin) e venti composizioni rielaborate dal vivo durante due serate speciali, registrate con pubblico presente per conservare l’autenticità delle emozioni e degli applausi.
Tra i brani più amati del suo repertorio – da Dispari a Tabù, passando per Igloo, Viaggiatore immobile, Nocturne e Don’t Forget to Fly – l’artista ripercorre la propria carriera, tra musica, arte contemporanea e colonne sonore che hanno accompagnato documentari e film su Monet, Van Gogh, Frida Kahlo, Bernini, Borromini e molti altri.
Un disco nato in un luogo d’arte: l’atelier di Giorgio Celiberti
Il titolo Atelier non è casuale: l’album è stato infatti registrato nello studio del celebre artista Giorgio Celiberti, che ha ospitato il pianista tra le sue opere. Un contesto intimo e ispirato, che ha influenzato l’anima del progetto, contribuendo anche all’artwork dell’album. La copertina, firmata da Paolo Grasso, mostra proprio un’opera originale di Celiberti, inclusa in una riproduzione esclusiva all’interno dell’edizione fisica del disco.
Un viaggio musicale tra generi e culture
Lo stile di Remo Anzovino è unico: fonde elementi di musica classica, jazz, tango, musica latina e la tradizione napoletana, arricchito da una scrittura cinematografica e profondamente evocativa. Con oltre 30 milioni di stream sulle piattaforme digitali e una carriera costellata da riconoscimenti – tra cui il Nastro d’Argento – Musica dell’Arte – Anzovino si conferma tra i compositori italiani più apprezzati a livello internazionale.