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Redazione La Capitale

RecHouse, Gualtieri in sopralluogo con il commissario europeo

Il progetto avviato da Roma Capitale è finalizzato al risanamento conservativo e all'efficientamento energetico ed è possibile grazie a un investimento di 13,2 milioni di euro di fondi Pnrr

 L'ex-caserma occupata dal 2003 che presto ospiterà delle case popolari grazie ai fondi del Pnrr. Credit: La Capitale
L'ex-caserma occupata dal 2003 che presto ospiterà delle case popolari grazie ai fondi del Pnrr. Credit: La Capitale

«È bello vedere come i progetti che immaginiamo a livello europeo funzionino nella pratica». Questo il commento di Wopke Hoekstra, commissario europeo per l'Azione per il clima, durante il sopralluogo con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri allo stabile della Rec House di via del Porto Fluviale 10, l'ex-caserma occupata dal 2003 che presto ospiterà delle case popolari grazie ai fondi del Pnrr. Ha proseguito Hoekstra: «Qui vediamo un esempio di come combinare una città vivibile con l'innovazione e l'impegno in favore del rispetto di clima e ambiente. Questa combinazione è importante e necessaria. Tornerò quando tutta la costruzione sarà completata».


Il progetto Porto Fluviale Rec House

Il progetto avviato da Roma Capitale è finalizzato al risanamento conservativo e all'efficientamento energetico della struttura vincolata dal Ministero della cultura come bene di interesse storico artistico, ed è possibile grazie a un investimento di 13,2 milioni di euro di fondi Pnrr. La fine dei lavori è prevista nel 2026 e fino a quel momento le famiglie che occupavano lo stabile resteranno in altre abitazioni popolari.


Il primo step è consistito nell'acquisizione gratuita dal Demanio l'immobile che non era di proprietà di Roma Capitale. Il secondo è stato realizzare un censimento, in accordo con la comunità, da cui è emersa la presenza di 54 nuclei familiari stabili. L'ultimo passo riguarderà il Dipartimento del patrimonio, che procederà all'assegnazione degli alloggi da consegnare alle famiglie dopo la fine delle operazioni. Una specifica priorità verrà data ai nuclei già insediati, che hanno partecipato insieme al Campidoglio al processo di rigenerazione urbana a seguito delle garanzie fornite dall'amministrazione.


Come sarà la struttura rigenerata

Al primo e al secondo piano dell'immobile verranno dunque realizzate gli appartamenti di edilizia residenziale pubblica. Al piano terra ci saranno gli spazi a servizio del quartiere coerenti ai principi di economia circolare e di vicinato per la comunità. Sulla terrazza un giardino fotovoltaico che potrà consentire l'attivazione di una comunità energetica. Nell'ampio cortile una piazza pubblica aperta al quartiere nella quale verranno attivati un mercato a km 0, uno sportello antiviolenza, gli usi civici e alcune attività di didattica.


Gualtieri: «Le risorse europee fanno la differenza»

«Realizziamo case popolari anche in centro perché è importante che l'edilizia residenziale pubblica sia diffusa in tutta la città», ha spiegato Gualtieri durante l'incontro. E poi ha concluso, rivolgendosi al commissario europeo: «La transizione energetica richiede non solo investimenti, ma anche partecipazione e condivisione. Deve diventare un modello che si diffonde nella città. Noi stiamo cercando di rendere i nostri progetti più ampi e comprensivi possibili, che affrontino varie dimensioni, come housing, social, environment e anche culture e commercial. Progetti ampi e in linea con gli obiettivi della Unione europea e questo è un esempio di come le risorse europee possano fare la differenza».



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