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Rapina via Cassia, arrestato per omicidio il vigilantes che sparò ai rapinatori: ad incastrarlo un video

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 13 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona si sono rivelate cruciali per la dinamica dell'accaduto, smentendo la versione della guardia giurata

rapina via cassia

Antonio Micarelli, la guardia giurata di 56 anni che lo scorso 6 febbraio sparò ai rapinatori sopresi a rubare nel suo condominio di via Cassia, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario per aver ucciso Antonio Ciurciumel, un cittadino romeno di 24 anni. L'accusa lo ritiene responsabile di un omicidio volontario che si distanzia dalla legittima difesa da lui invocata subito dopo il fatto.


Rapina via Cassia, smentita la versione della guardia giurata

Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri e dalla procura di Roma, Micarelli avrebbe sparato diversi colpi di pistola mentre i malviventi erano già in fuga, esaurendo il caricatore della sua arma e esplodendo almeno dieci proiettili.


Le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona si sono rivelate cruciali per la dinamica dell'accaduto, smentendo la versione della guardia giurata. Micarelli aveva infatti dichiarato di aver agito per autodifesa, affermando di aver temuto per la propria incolumità quando vide l'auto dei ladri dirigersi verso di lui. «Non sapevo cosa avessero, se fossero armati», aveva detto. Ma i filmati mostrano un'altra storia: si vede la guardia inseguire i ladri in fuga, sparando prima a uno, poi a un altro, fino a colpire Ciurciumel in fronte a distanza ravvicinata, mentre il giovane stava cercando di scavalcare una recinzione per scappare.






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