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Rapina sulla Cassia, ladro ucciso a colpi di pistola da un'ex guardia giurata: domani possibile autopsia sul corpo

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 9 feb
  • Tempo di lettura: 2 min

Sparatoria in via Cassia: ex guardia giurata indagata per omicidio. La vittima è un 24enne rumeno, colpito alla testa mentre tentava la fuga

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Anton Ciurciumel, 24enne di origini rumene e padre di due bambini, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa mentre tentava di scavalcare una paratia alta quattro metri per fuggire. Il giovane faceva parte di una banda di rapinatori che, giovedì scorso, ha assaltato un appartamento in via Cassia 1004, prendendo in ostaggio la proprietaria di casa. A sparare è stato Antonio Micarelli, 55 anni, contractor ed ex guardia giurata del Ferrari Group, azienda specializzata nel trasporto di gioielli. L’uomo, che risiede nello stesso condominio, è ora indagato per omicidio e sostiene di aver agito per legittima difesa.


La ricostruzione dei fatti

Secondo gli accertamenti dei carabinieri, i rapinatori – almeno quattro, incluso Ciurciumel – sono entrati nel cortile del palazzo con la loro auto, approfittando di un cancello lasciato aperto. Un testimone ipotizza che abbiano bloccato il sensore della chiusura automatica per evitare di rimanere intrappolati.


Micarelli, rincasando, è stato avvisato dai vicini della presenza dei malviventi, che a quel punto sono fuggiti dall’appartamento. Tre di loro sono saliti sull’auto e sono scappati in retromarcia, mentre Ciurciumel ha tentato di allontanarsi a piedi, arrampicandosi sulla paratia per passare nel cortile adiacente. È stato in quel momento che Micarelli ha esploso almeno dieci-dodici colpi con la sua pistola Glock, colpendolo alla testa. Il 24enne è precipitato dall’altra parte della barriera.


L'indagine e la difesa di Micarelli

I carabinieri hanno sequestrato l’arma dell’indagato, che non possiede altre pistole. L’autopsia sul corpo della vittima, prevista tra domani e martedì al Policlinico Gemelli, sarà determinante per stabilire la dinamica dell’accaduto.


Attraverso i suoi avvocati, Pietro Pomanti e Valerio Orlandi, Micarelli ha dichiarato di aver agito per legittima difesa, sostenendo che i rapinatori abbiano tentato di investirlo con l’auto durante la fuga. «È distrutto e addolorato per la morte di Ciurciumel – spiegano i legali – ma si è messo immediatamente a disposizione dell’autorità giudiziaria». Nel frattempo, prosegue la caccia agli altri tre membri della banda, tuttora ricercati.

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