Rapina in casa a Monteverde Vecchio, fermati quattro uomini e un minorenne
- Redazione La Capitale
- 26 mar
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Colpita un’abitazione di uno studente. La banda è accusata di violenza e minacce. La Procura dispone la custodia cautelare

Arrestati quattro uomini, di origine rom, accusati di aver partecipato, insieme a un quinto complice minorenne, a una rapina in abitazione avvenuta lo scorso 19 marzo in zona Monteverde Vecchio.
Questo il risultato del lavoro dei carabinieri del nucleo Parioli hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto, su disposizione della Procura della Repubblica di Roma. Le indagini sono state coordinate dal Procuratore Aggiunto, dott. Conzo.
La ricostruzione della rapina a Monteverde
Secondo quanto denunciato dalla vittima, uno studente, il gruppo si sarebbe introdotto nell’appartamento forzando una porta finestra. Una volta dentro, gli aggressori avrebbero fatto ricorso alla violenza fisica, colpendolo ripetutamente con schiaffi e minacciandolo di morte nel caso avesse allertato i soccorsi.
I malviventi avrebbero poi rubato circa 500 euro in contanti e sarebbero fuggiti a bordo di un’auto sportiva di grossa cilindrata, risultata noleggiata con contratto intestato a un prestanome, probabilmente per ostacolare le indagini.
Le indagini dei carabinieri
L’attività investigativa è stata condotta attraverso una combinazione di tecniche tradizionali e strumenti tecnologici. I militari hanno effettuato servizi di osservazione, controllo e pedinamento, raccogliendo gravi indizi a carico dei sospettati.
Determinante anche l’analisi dei filmati di videosorveglianza delle aree limitrofe alla scena della rapina e la comparazione dell’abbigliamento indossato dagli indagati con quello descritto dalla vittima.
Fermo convalidato: i quattro in carcere
Sulla base degli elementi raccolti, la Procura ha emesso un decreto di fermo urgente nei confronti dei quattro maggiorenni, tutti con precedenti penali analoghi. Il minorenne è stato fermato di iniziativa dai Carabinieri.
Il Tribunale di Roma ha convalidato i fermi, disponendo per tutti la custodia cautelare in carcere.