Ragazzi con disabilità del neurosviluppo «differenziano»: al via il progetto «Dove lo getto»
- Redazione La Capitale
- 21 nov 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Ragazzi disabili «differenziano». Al via progetto ambientale «Dove lo getto» promosso dalla Fondazione Roma Litorale

La Fondazione Roma Litorale lancia il progetto «Dove lo getto» un'iniziativa di educazione civica e ambientale dedicata a persone con disabilità del neurosviluppo. Un programma pionieristico, avviato nei centri della fondazione, che da oltre 40 anni opera tra Ostia e Fiumicino, punta a favorire una cittadinanza attiva e sostenibile.
Dieci ragazzi sono stati coinvolti nella gestione della raccolta differenziata in diversi contesti, tra cui il centro diurno, il bar interno e l'area mensa. Gli obiettivi includono lo sviluppo di abilità cognitive, motorie e sociali, stimolando l'autonomia e il lavoro di squadra.
«Proseguire nello sviluppo dei progetti a livello ambientale è importante perché porta avanti la politica di responsabilità sociale che la Fondazione ha intrapreso da anni - spiega il direttore generale, Stefano Galloni - La nostra equipe ha lavorato egregiamente. I ragazzi hanno messo in pratica un'idea così ambiziosa lavorando sul gioco e sull'apprendimento visivo».
Il progetto «Dove lo getto»
Il progetto «Dove lo getto» quindi non solo aiuta i ragazzi a sviluppare competenze pratiche, ma contribuisce anche al miglioramento della qualità della vita e delle relazioni sociali, sia per chi vive con disabilità che per la comunità in generale.
Dai beni artistici a Castel Fusano fino a Tor Paterno
«Il nostro territorio è meraviglioso - continua e aggiunge Galloni - Dai grandi beni artistici alla Pineta di Castel Fusano, dai nostri lidi alle secche di Tor Paterno. In un contesto in cui si lavora e in cui si vive si deve ormai modernamente operare sia per persone che hanno fragilità sia che non le abbiano, in maniera tale da essere di aiuto a se stessi, agli altri ed a migliorare quella qualità della vita che è la base dei rapporti anche sociali tra le persone. I nostri ragazzi, anche nuovi - conclude -, sono impegnati nella gestione del ciclo dei rifiuti».