Quarticciolo Ribelle: «No a modello Caivano». Municipio e comune: «Serve una cabina di regia»
Alla vigilia dello scorso Natale il Governo ha deciso di applicare il decreto Caivano in questo quartiere, un provvedimento contestato da molti residenti che, invece, vorrebbero «politiche strutturali» e cura degli spazi pubblici e degli abitanti. Dopo l'assemblea pubblica di sabato scorso, la mobilitazione continuerà con il corteo del primo marzo

«Se siamo fianco a fianco, se siamo in ascolto possiamo davvero cambiarlo questo quartiere. Se alle parole seguiranno i fatti, se difenderemo davvero insieme il Quarticciolo, possiamo vincere». Si chiude così il post di Quarticciolo Ribelle - dando appuntamento al corteo del primo marzo - dopo l'assemblea pubblica organizzata sabato sera per difendere il territorio dal «modello Caivano»
«Servono politiche strutturali»
Alla vigilia dello scorso Natale il governo ha deciso di applicare il decreto Caivano in questo quartiere, un provvedimento contestato da molti residenti che, invece, vorrebbero «politiche strutturali» e cura degli spazi pubblici e degli abitanti. Nell'assemblea pubblica, alla quale hanno partecipato anche associazioni di altri territori come il comitato delle vele di Scampia, sono intervenuti i protagonisti delle attività sociali del quartiere. «Ci sono ancora luoghi dove non si compra, non si vende e non si consuma droga», ha detto al microfono un attivista in merito al fatto che Quarticciolo è considerato una delle piazze di spaccio di Roma e che proprio in questi giorni ha visto un dispiegamento massiccio delle forze dell'ordine dopo un'aggressione nei confronti dei poliziotti.
Educatori, insegnanti di pugilato, medici e attivisti per il diritto alla casa
«C'è un'epidemia di crack che fa paura, lo dobbiamo dire e lo dobbiamo combattere insieme», ha sottolineato un esponente della palestra popolare che, insieme al doposcuola e all'ambulatorio Roma Est è uno dei principali luoghi di aggregazione nel quartiere. Educatori, insegnanti di pugilato, medici, attivisti per il diritto alla casa hanno parlato del loro impegno al Quarticciolo sottolineando come le esperienze avviate non debbano essere distrutte dai piani del Governo.

Smeriglio: «C'è bisogno di servizi sociali e culturali»
Nella stessa serata l'assessore alla Cultura capitolino Massimiliano Smeriglio ha visitato la Biblioteca del Quarticciolo. «Siamo qui per ascolatare e per rompere un assedio, una narrazione tutta fasulla che vuole costruire sicurezza senza tener conto delle realtà sociali e culturali che possono garantirla», ha detto. «Vogliamo ribaltare questa narrazione, c'è bisogno di ordine pubblico ma c'è soprattutto bisogno di servizi sociali e culturali e di dare maggiore forza alle realtà che operano in periferia, sia quelle autogestite che quelle che operano per l'amministrazione comunale».
Ufficio Giubileo: «Al Quarticciolo moltiplicheremo collaborazione e presenza»
Dello stesso avviso Andrea Catarci che per il Quarticciolo ha assicurato l'impegno dell'ufficio di scopo «Giubileo delle persone e della partecipazione». «Da anni facciamo iniziative insieme al comitato, alla palestra e al doposcuola popolare», ha dichiarato a La Capitale. «In questo frangente, con la stretta securitaria miope e distruttiva che favorirebbe soltanto criminalità, spaccio ed esclusione sociale moltiplicheremo collaborazione e presenza», ha ribadito. «Il primo dovere delle istituzioni in tali frangenti è esserci - ha concluso Catarci - sostenendo attivamente la parte che prefigura un'alternativa sociale e un miglioramento della qualità della vita».
«Nessun progetto senza coinvolgimento»
Il Pd Roma ha partecipato all'assemblea, come aveva annunciato il segretario romano Enzo Foschi. «Ci saremo per ascoltare e anche per prendere un impegno: nessun progetto senza il coinvolgimento diretto di coloro che nel quartiere in questi anni, spesso sostituendosi alle istituzioni, hanno combattuto degrado e spaccio con la partecipazione e la socialità». «Non servono scorciatoie securitarie, come il governo vuole imporre con un decreto Caivano - ha sottolineato Foschi - non serve criminalizzare un'intera comunità. Serve la collaborazione e riprogettare il quartiere dal basso con progetti che combattono il degrado e costruiscono comunità, questa è la strada da seguire. La cabina di regia tra municipio e campidoglio è il luogo in cui realizzarli concretamente», ha concluso Foschi.
I progetti del comune e del municipio previsti nel quartiere
Il riferimento di Foschi è ad un'idea condivisa tra il municipio e il comune di istituire un coordinamento per le attività di rigenerazione del quartiere. Un intento formalizzato in primis da una delibera di giunta del V municipio, approvata anche dal consiglio. Nel documento, ad esempio, si sottolinea l'impegno nella realizzazione di un nuovo parco attrezzato che si aggiunge alla riqualificazione da parte del Campidoglio del parco Madre Teresa di Calcutta e al piano di recupero della struttura abbandonata della Piscina «Azzura 7». Inoltre è previsto un progetto di riqualificazione degli immobili capitolini tra via Prenestina, via dei Larici, via Giuliano da Foligno e via Pietro Romualdo Pirotta per la realizzazione della «Fabbrica del teatro» che sarà un centro di aggregazione giovanile. Tra via Prenestina e via Togliatti nascerà, inoltre, un polo tecnico-didattico legato al Teatro dell’Opera di Roma, nell’ambito del programma Centro servizi prenestino». Al Quarticciolo dovrebbe anche transitare la futura linea tranviaria Togliatti per agevolare i collegamenti con la metropolitana.
L'istituzione di una «cabina di regia»
Secondo il documento della giunta, per attuare il piano complessivo, è necessario un coordinamento con tutti i soggetti dell'amministrazione interessati oltre che con la questura, la prefettura e l'Ater. Per questo motivo si propone «l’istituzione di una Cabina di regia avente come finalità l’approfondimento e l’analisi delle problematiche del Quarticciolo, nonché l’elaborazione di indirizzi strategici, criteri e linee guida mirate alla rigenerazione urbana e sociale del quartiere».
Per l'assessore municipale all'Ambiente Edoardo Annunci «il modello Caivano non funziona come anche l'approccio securitario: c'è un percorso territoriale già avviato da tutelare, proseguire e rilanciare per restituire spazi alla cittadinanza».
Gualtieri: «Metodo Giubileo»
La delibera non si discosta da quella che sarà discussa in consiglio comunale e che a sua volta propone l'istituzione di una cabina di regia con la partecipazione, tra gli altri, di Roberto Gualtieri. Il sindaco, nella prima riunione a palazzo Chigi, guidata dal sottosegretario Alfredo Mantovano, per l’attuazione del «decreto Caivano», ha sottolineato l'importanza di un percorso partecipativo. Una delle strategie considerate per Roma è l’adozione del «Metodo Giubileo» tramite la Cabina di Regia istituita a Palazzo Chigi. Questo approccio coinvolge il Comune di Roma e la Regione Lazio, particolarmente impegnata nel progetto di recupero delle abitazioni di edilizia popolare Ater, una delle questioni centrali per il rilancio del Quarticciolo. Il sindaco Gualtieri ha sottolineato quindi l’importanza di avviare un percorso partecipato con il V municipio e le associazioni attive sul territorio. Al termine dell’incontro, è stato annunciato l’avvio di un tavolo tecnico per identificare rapidamente le azioni più efficaci, da coordinare con le istituzioni competenti.
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