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Pulizia e bonifica dell'ex Circolo degli Artisti: conclusione prevista ad estate 2025

Redazione La Capitale

Saranno coinvolti dall'amministrazione i comitati dei quartieri limitrofi. I tecnici del dipartimento Ambiente, responsabili del progetto, hanno chiarito i tempi previsti per la bonifica

Il Circolo degli Artisti durante il sopralluogo dell'assessore Zevi e il sindaco Gualtieri, il 1° ottobre
Il Circolo degli Artisti durante il sopralluogo dell'assessore Zevi e il sindaco Gualtieri, il 1° ottobre

Il progetto di bonifica e riqualificazione dell’area ex Circolo degli Artisti, a Roma, abbandonata, tra incuria erbacce e rifiuti, prende finalmente forma. Le attività, avviate dal dipartimento Ambiente di Roma, si concluderanno nell’estate del 2025 secondo le previsioni attuali.


Situata nel VII municipio l’area è stata al centro di una seduta delle commissioni capitoline Ambiente e Patrimonio, presiedute dai consiglieri Giammarco Palmieri e Yuri Trombetti del Partito Democratico e i tecnici (del dipartimento Ambiente che ha in carico l'esecuzione dell'intervento) hanno chiarito i tempi previsti per la bonifica.



Pulizia dell’area e sicurezza del cantiere

L'area, già sequestrata in passato per evitare occupazioni abusive, è attualmente in dissequestro provvisorio, consentendo così una prima pulizia dei percorsi di accesso, effettuata da Ama. La rimozione di rifiuti e la gestione dell’accesso agevolano i tecnici nelle verifiche necessarie per definire il piano di bonifica dell’amianto interrato.


Nello spazio ci sono due casali dell'Ottocento. L'amianto interrato andrà rimosso. Successivamente andranno demoliti i manufatti abusivi, oggetto di un primo sequestro, antecedente a quello attuale.

Al termine di questa procedura sarà progettata la futura destinazione d'uso dell'area e degli immobili.


Finanziamento e tempistiche per l'ex Circolo degli Artisti

Il Campidoglio ha stanziato 60omila euro per le operazioni di bonifica.

«Puntiamo a dare l'incarico per la progettazione della bonifica entro la fine dell'anno e di avere alla stessa data una due diligence del bene - ha spiegato l'ingegnere Alberto Festa del dipartimento Ambiente -. Questo consente nei primi sei mesi del prossimo anno di avviare il processo decisionale e contestualmente di avere il bene liberato per la prossima estate». Entro la stessa data, si prevede di ottenere anche una due diligence del sito, permettendo di avviare i lavori all’inizio del prossimo anno e completare la pulizia definitiva entro l’estate.


Processo partecipativo e monitoraggio del patrimonio pubblico

Il degrado dell’ex Circolo degli Artisti, chiuso dal 2015, è da anni un problema segnalato dai residenti dei quartieri limitrofi.

Erica Battaglia, presidente della commissione Cultura (Pd), ha sottolineato la necessità di un confronto con i comitati dei residenti in quelle zone, come San Lorenzo e il Pigneto. La partecipazione cittadina sarà avviata solo dopo un sopralluogo in sicurezza, a cantiere ultimato.

«Lo spazio è oggetto di confronto anche nei comitati di San Lorenzo e del Pigneto, poiché si trova allo snodo tra più zone» ha infatti precisato la presidente della commissione Cultura, Battaglia durante l'intervenuta alla seduta.


In risposta alla richiesta del presidente della commissione Patrimonio, Yuri Trombetti del Pd, di iniziare a immaginare la futura destinazione d'uso dell'immobile di proprietà comunale, Battaglia ha puntualzzato: «Settimane fa ho incontrato i comitati che mi hanno chiesto di effettuare un sopralluogo, che al momento penso non sia opportuno fare insieme ai cittadini, essendoci una zona cantierizzata. Soltanto dopo un sopralluogo potremo partire con un processo di partecipazione».

Sul punto i tecnici hanno chiarito: «L'area è in dissequestro provvisorio fino a dicembre, basta accordarsi e si puo' organizzare un sopralluogo anche nei prossimi giorni».


Infine, Francesco Laddaga, presidente del VII municipio, ha richiesto forme di monitoraggio e controllo delle concessioni di patrimonio pubblico per assicurare una gestione trasparente e responsabile degli spazi: «Immaginare forme di monitoraggio e controllo delle concessioni di pezzi di patrimonio pubblico per evitare gestioni fantasiose. Nel nostro territorio - ha concluso Laddaga - abbiamo diversi immobili affidati in concessione e in cui i concessionari non sono stati proprio ligi nella gestione del bene»

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