Protesta dei pensionati, Cgil e Uil: «Continueremo a mobilitarci affinché il governo cambi le proprie scelte»
Lunedì 28 ottobre, si terrà la manifestazione in piazza dei Santi Apostoli per chiedere al Governo la rivalutazione delle pensioni e maggiori investimenti sulla Sanità Pubblica. All’iniziativa, organizzata da Cgil e Uil, è prevista la partecipazione di 800 persone
Prima dei medici che faranno sciopero il 20 novembre, saranno i pensionati a protestare contro la legge di bilancio varata dal governo Meloni. Lunedì 28 e giovedì 31 ottobre manifesteranno in tutto il paese contro l’aumento delle pensioni minime di soli tre euro, da 614,77 a 617,9 euro.
Dalle 9 si terrà la manifestazione in piazza dei Santi Apostoli per chiedere al Governo la rivalutazione delle pensioni e maggiori investimenti sulla Sanità Pubblica. All’iniziativa, organizzata da Cgil e Uil, è prevista la partecipazione di 800 persone.
La nota di Cgil e Uil
Lunedì 28 ottobre «saremo in piazza con le pensionate e i pensionati della nostra regione nella giornata di mobilitazione indetta dallo Spi Cgil e da UilP, che a Roma si svolgerà a piazza Santi Apostoli a partire dalle ore 9.30, contro le scelte del governo che ha deciso ancora una volta di fare cassa sulle pensioni, sulla sanità, sui servizi sociali e sui sostegni alla non autosufficienza». Lo dichiarano in una nota la Cgil di Roma e del Lazio e la Uil del Lazio.
«Il governo – spiegano i sindacati – sta disegnando una legge di bilancio che non risponde alle esigenze del Paese ma che colpisce i soliti noti: chi per vivere ha bisogno di lavorare, chi è in pensione dopo aver lavorato tutta la vita e gli enti locali, che dovranno far fronte alle esigenze di un maggior numero di persone in difficoltà. Anche per questo chiediamo alla Regione Lazio e ai Comuni di agire nei confronti del governo per ottenere le risorse necessarie per garantire i servizi pubblici, a partire da quelli rivolti alle fasce più deboli della società».
«Dal governo, infatti – sottolineano la Cgil di Roma e del Lazio e la Uil del Lazio – non sta arrivando nessuna risposta alle quasi 150 mila persone anziane di Roma che hanno un reddito annuo inferiore agli 11 mila euro, nessuna risposta al crescente bisogno di salute determinato da una popolazione sempre più anziana, dove ormai un quarto degli abitanti ha più di 65 anni ed inevitabilmente aumentano le cronicità e la non autosufficienza, come non sta arrivando nessuna risposta sul tema delle future pensioni delle nuove generazioni, le cui carriere lavorative sono precarie e con bassi salari. Continueremo a mobilitarci, come già stiamo facendo da settimane, affinché il governo ascolti le ragioni del mondo del lavoro e c», concludono i sindacati.
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