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Processo Satnam Singh, Libera chiede di costituirsi parte civile

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 31 mar
  • Tempo di lettura: 1 min

Il datore di lavoro del bracciante è sotto processo con l'accusa di omicidio doloso con l'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro

satnam singh

Al processo sulla morte di Satnam Singh - che domani vedrà la prima seduta presso la Corte d'Assise del Tribunale di Latina - Libera Associazioni chiederà di costituirsi parte civile.


L'insieme di associazioni ha spento nemmeno una settimana fa la sua trentesima candelina e sarà presente a Latina con una delegazione guidata dai referenti regionali Gianpiero Cioffredi e Annalisa Di Prospero con l’obiettivo di affermare la richiesta di verità e giustizia per la sorte del bracciante agricolo sikh vittima di un sistema di sfruttamento che ha scosso le coscienze.


Un sistema di illegalità diffusa

Libera sarà presente anche al sit-in promosso dalla Cgil in piazza Bruno Buozzi, per denunciare un sistema di illegalità e criminalità diffusa nelle campagne dell’Agro Pontino.


La vicenda di Satnam Singh è solo la punta dell’iceberg di una realtà che coinvolge oltre 3 milioni di lavoratori in condizioni di irregolarità in Italia, di cui oltre 250.000 nel settore agricolo. Uno sfruttamento che, in alcuni casi, arriva fino all’omicidio.


Il datore di lavoro del bracciante, Antonello Lovato, è un imprenditore agricolo di Borgo Santa Maria, sotto processo con l'accusa di omicidio doloso con l'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

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