top of page
980x80_Elmo Di Scipio_edited_edited.jpg
Redazione La Capitale

Pride Roma, Annalisa sarà la madrina

Aggiornamento: 24 mag

Il 15 giugno la grande parata, ma prima 70 eventi tra musica e dibattiti alle Terme di Caracalla. Tra gli ospiti anche BigMama


Manifestazione del Roma Pride
Manifestazione Roma Pride

Il 15 giugno la grande parata del Pride Roma si prenderà le strade della Capitale per rivendicare i diritti della comunità Lgbt+.

Per questa edizione così importante per la comunità, la madrina è la cantante Annalisa che, dopo aver sfilato alla grande parata, si esibirà sul palco dell'Ippodromo delle Capannelle per il Rock me Pride.


Gli ospiti

Tra gli ospiti anche Valentina Persia, Serena Bortone, Vladimir Luxuria, Pino Strabioli e BigMama, reduce del successo di Sanremo e molto amata dalla comunità


Saranno 15 giorni (dal primo al 15 giugno) di dibattiti, festa, musica e cultura queer alla Pride Croisette alle Terme di Caracalla, dove a tagliare il nastro sarà Patty Pravo.

Saranno presenti anche la segretaria del Pd Elly Schlein, Riccardo Magi di +Europa e Nicola Fratorianni di Sinistra Italiana.


Anche questa volta non ci sarà il patrocinio della Regione Lazio: «Dopo l'esperienza dell'anno scorso con il governatore Francesco Rocca che voleva scegliere cosa dovevamo rivendicare e cosa no, quest'anno abbiamo risolto: non glielo abbiamo proprio chiesto» racconta Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride.


Accanto al Roma Pride invece c'è il Campidoglio, alla conferenza stampa di presentazione erano presenti l'assessore ai Grandi eventi Alessandro Onorato, la delegata alle Pari Opportunità Monica Lucarelli e la coordinatrice dell'ufficio diritti Lgbt+ Marilena Grassadonia che ha confermato la presenza del sindaco Gualtieri anche a questa edizione.


La dichiarazione di Mario Colamarino

Colamarino dichiara: «Per il loro impegno concreto, dai centri di ascolto alla registrazione dei figli delle famiglie omogenitoriali, ringraziamo il Comune e chiediamo a tutti i leader dei partiti di opposizione di essere accanto a noi, di supportarci, perchè in quanto a diritti Lgbt+ siamo scesi al 36esimo posto in Europa, dopo l'Ungheria».




Comments


Commenting has been turned off.
bottom of page