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Redazione La Capitale

Procuratore Greco: “Roma più sicura con l'IA e 15mila telecamere”

«A fine anno nuova Sala operativa, nel rispetto della privacy»

Telecamera
Telecamera a 360 gradi, Roma

«Roma sarà il primo caso in Italia di IA applicata al controllo del territorio» a dichiararlo al Sole 24 Ore è Francesco Greco, ex capo della procura di Milano e delegato del Campidoglio alla Sicurezza: «Alla nuova sala operativa della polizia locale che aprirà a fine anno confluiranno le immagini di tutte le 2.500 videocamere del Comune già installate, quelle delle soprintendenze, tra 600 e 2.500, le circa 5mila dell'Atac e altre quasi 4mila: 2mila nell'ambito del progetto Roma5G, mille finanziate per il Giubileo e altre mille previste nell'accordo con Leonardo, a cui speriamo di unire quelle di Fs e delle forze dell'ordine, più quelle mobili, tra droni e fototrappole».


Il contratto prevede un primo step con 10 mila videocamere in rete e un secondo con 15 mila. Tutte le autorizzazioni saranno concordate anche con il Garante della Privacy: «Il software va implementato, ma si tratta comunque di una nuova frontiera: permetterà non solo di analizzare ciò che succede on time, ma anche di sviluppare indagini nell'immediatezza dei fatti».


L'immagine di un'auto usata per una rapina, per esempio, potrà essere seguita dall'algoritmo, che sarà anche capace di calcolare quante persone si radunano in un determinato luogo, permettendo interventi tempestivi: «Quanto all'accattonaggio - prosegue - ho la sensazione che si sia perso il rispetto della povertà, paradossale a pochi mesi dall'apertura del Giubileo. Per ridurre le favelas e gli homeless bisogna invece investire in abitazioni sociali e fare un piano strutturale».


A settembre sarà convocato un tavolo di lavoro per varare interventi strutturali, attingendo da tutte le risorse: «beni confiscati, dismissioni militari, manufatti del Comune abbandonati».


Rispetto alla georeferenziazione dei reati:

«I dati sono in possesso soprattutto dalla Polizia che utilizza una banca dati, lo Sdi, non accessibile alla Polizia municipale. Vorrei - precisa Greco -, proporre un protocollo per uno scambio di informazioni per alcune tipologie di reati, come i furti in appartamento o le violenze sessuali, per cui è fondamentale conoscere la zona, l'ora, le modalità, la presenza di portinerie o videocamere. Di contro, Roma già possiede la mappatura sia degli insediamenti sia delle discariche abusive. Stiamo predisponendo un piano - conclude -, per monitorare il territorio e bloccare in tempo reale coloro che scaricano abusivamente i rifiuti. Su questo ci sarà tolleranza zero».

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