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Portuense, recuperata un'area di 3mila mq di proprietà del Campidoglio: «Era occupata da più di 20 anni»

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 5 dic 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 6 dic 2024

Subito dopo lo spazio è stato affidato alla Protezione civile, per evitare nuovi tentativi di occupazione

L'area sgomberata dai vigili urbani
L'area sgomberata dai vigili urbani

Aveva occupato abusivamente un'area di oltre 3mila metri quadri di proprietà del Campidoglio tra via Guido Miglioli e via della Magliana Nuova, al Portuense, e affittava gli spazi a diverse persone per un giro di affari illegale che si aggirava intorno ai 15mila euro al mese. Per questo prima dell'alba di di giovedì 5 dicembre un uomo di 80 anni è stato denunciato e il terreno in questione recuperato dai vigili urbani dell'XI gruppo Marconi. Subito dopo lo spazio è stato affidato alla Protezione civile, per evitare nuovi tentativi di occupazione.


La storia dell'occupazione dell'area al Portuense

L'area sgomberata e recuperata dai vigili urbani
L'area sgomberata e recuperata dai vigili urbani

L'area, in cui si trovavano anche alcuni manufatti abusivi, era già stata oggetto di esproprio nel 2002 da parte del comune di Roma. Ed è stato proprio questo provvedimento a portare il Tar del Lazio a respingere il ricorso presentato dagli occupanti dopo che la direzione tecnica dell'XI municipio nel 2022 aveva contestato agli occupanti l'illegittimo possesso dell'area e avviato i procedimenti per la contestazione dei reati di natura edilizia e commerciale. I responsabili degli illeciti avevano infatti prima provato a dimostrare di avere l'usucapione dell'area, tentativo respinto dal giudice civile. Poi avevano impugnato il provvedimento di rilascio assunto in via di autotutela possessoria dal municipio.


Tuttavia il Tar ha respinto anche la richiesta di sospensiva cautelare in quanto «il ricorrente non ha fornito prova del titolo che ne legittimerebbe l'occupazione, tenuto conto dell'iter procedimentale conclusosi con il decreto di esproprio n. 249 del 12 agosto 2002». Così finalmente, dopo un anno dall'inizio delle indagini, è stata data esecuzione alla determinazione dirigenziale per lo sgombero forzoso emessa dall'XI municipio.


Lanzi: «Dopo il recupero, la bonifica e la riqualificazione»

«Finalmente, a vent'anni dall'esproprio, Roma Capitale entra in possesso di un’area di oltre 3mial metri quadrati, costituita da un'ampia corte interna, un capannone e un immobile impropriamente sottratti alla libera fruizione da alcuni occupanti che esercitavano all’interno attività commerciali prive di autorizzazione», dice il presidente dell'XI municipio Gianluca Lanzi.


Il minisindaco ha anche annunciato i prossimi interventi sull'area: «Dopo questo primo decisivo intervento, nei prossimi mesi verranno avviati gli interventi di rimozione dei materiali e dei rifiuti abbandonati nonché delle strutture abusive, con successiva rivalsa in danno a carico degli occupanti. Successivamente l’amministrazione definirà un progetto di riqualificazione per garantire finalmente la fruizione pubblica di questa area».


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