Porta Maggiore, sequestrato mezza tonnellata di merce dai mercatini abusivi
Sono diverse le zone della città occupate da bancarelle improvvisate che affollano i marciapiedi. Italiani e stranieri vendono di tutto: abiti recuperati dai cassonetti, giocattoli dalla provenienza incerta, alcolici e altri oggetti

Ci sono abiti, scarpe, utensili e altri oggetti, spesso recuperati dai cassonetti e poi rivenduti sulle bancarelle di fortuna messe in piedi a Porta Maggiore. Ieri 500 chili di merce sono stati sequestrati dalla polizia dopo un controllo che ha portato al fermo di 10 persone, tutte di nazionalità straniera e di età compresa tra i 30 e i 50 anni.
Dopo l'identificazione e e la verifica della loro regolarità sul territorio nazionale, le autorità hanno disposto per tutti la misura dell'ordine di allontanamento (Daspo urbano) per queste persone. Nella lotta per smantellare il degrado da alcune zone di Roma c'è la guerra ai mercatini abusivi che riguarda sia la sicurezza e la vivibilità della città.
La lotta all'abusivismo in tutti i quartieri di Roma
Sono diverse le zone della città occupate da bancarelle improvvisate che affollano i marciapiedi. Italiani e stranieri vendono di tutto: abiti recuperati dai cassonetti, giocattoli dalla provenienza incerta, alcolici e altri oggetti.
La merce a prezzi stracciati attira anche i residenti, creando un mercato parallelo che si anima fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Allora, in pochi istanti, i venditori raccolgono in fretta le loro lenzuola cercando di salvare il possibile e si disperdono. Ma è solo una pausa temporanea: non appena la situazione si calma, tornano al loro posto, riprendendo l’attività come se nulla fosse. Lo schema si ripete costantemente.
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