Piramide, accuse di antisemitismo contro Ong nel Giorno della Memoria
Tra le prime reazioni delle accuse sulla Piramide Cestia, quella di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che ha definito il gesto come un atto «spregevole» e un uso «ignobile» del logo dell'organizzazione

«Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere. Buon Giorno della Memoria». È l'accusa apparsa nella notte tra il 26 e il 27 gennaio, in occasione del Giorno della Memoria, proiettata sulla Piramide Cestia e sul palazzo della Fao.
La provocazione era accompagnata dai loghi di diverse organizzazioni umanitarie e associazioni civili, tra cui Amnesty che diventa Amnesy, Emergency, Medici Senza Frontiere, Croce Rossa Italiana e Anpi. Gli autori di questa azione rimangono al momento ignoti.
Piramide, Amnesty: «Gesto ignobile e spregevole»
Tra le prime reazioni, quella di Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, che ha definito il gesto come un atto «spregevole» e un uso «ignobile» del logo dell'organizzazione. Noury ha sottolineato che l'antisemitismo è una violazione grave dei diritti umani, ed è inaccettabile accusare Amnesty o altre organizzazioni di supportarlo.
L’azione è apparsa come una provocazione diretta alle associazioni internazionali e nazionali che lavorano per i diritti umani, spesso criticate per le loro posizioni sul conflitto israelo-palestinese. Ma l’accostamento di queste organizzazioni alle azioni di Hitler quindi l’accusa di antisemitismo hanno suscitato indignazione e condanna unanime. «Accusarci di antisemitismo è ridicolo oltre che grave, soprattutto in una giornata dedicata al ricordo delle vittime e dei sopravvissuti alla Shoah. È un insulto alla memoria e al rispetto che questa data richiede,» ha dichiarato Noury all’agenzia Adnkronos.
Smeriglio: «Non alimentare circuito d'odio»
Sulla questione si è espresso anche l'assessore alla Cultura del Campidoglio, Massimiliano Smeriglio, in viaggio a Cracovia per il «Viaggio della Memoria», organizzato dal comune di Roma, Città metropolitana e Fondazione Museo della Shoah in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz. Secondo l'assessore è importante mantenere «un'agenda positiva» di memoria e di ricordo. «Non alimentare un circuito d'odio in una giornata particolarmente significativa per l'olocausto, per la Shoah, per le comunità ebraiche di tutto il mondo», ha concluso l'assessore.
La reazione dell'Anpi e della Fondazione Museo della Shoah
«Ci troviamo qui per la Giornata della Memoria insieme alle scuole romane. L'Anpi partecipa con grande emozione a questo viaggio che domani ci porterà ad Auschwitz-Birkenau. Trovo veramente scandaloso quello che è apparso sulla Piramide, una scritta infame che dileggia le associazioni che con noi hanno grande rispetto del Giorno della Memoria che noi ci sforziamo di trasmettere nelle scuole e nel territorio attraverso un lavoro capillare. È una cosa offensiva e grave aver detto quelle cose perché quello che è successo allora è un male assoluto e un unicum, non si possono fare paragoni con nessun accadimento odierno. Chi sporca questa memoria compie un atto veramente grave e devastante per la coscienza civile e democratica di noi tutti e del nostro paese», commenta la presidente provinciale Anpi Roma Marina Pierlorenzi presente a Cracovia per il Viaggio della Memoria.
Le scritte sono state invece definite dal presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma Mario Venezia, anche lui presente a Cracovia, «una forma di reazione a un lungo periodo di vessazioni e di slogan antisemiti, di attacchi a Israele che si sono manifestati addirittura il giorno dopo del fatidico 7 ottobre. È anche comprensibile questa forma di reazione a un isolamento che non si vuole subire».
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