Picchiava e tentava di soffocare la compagna per farla abortire, in manette un 50enne
Aggiornamento: 28 ott 2024
L'inferno per la vittima è finito quando la polizia del distretto del Casilino ha arrestato l'uomo che minacciava di ucciderla

Insulti, aggressioni e violenze. Questo è quello che è stata costretta a subire una donna di 30 anni, al sesto mese di gravidanza e residente a Villaggio Falcone, dal suo compagno di 50 anni. Un inferno che ha avuto fine grazie all’intervento della polizia del distretto Casilino.
«Tanto sto ragazzino non lo metterai mai alla luce perché te lo faccio perdere». Mentre gli urlava contro questa frase e la minacciava di morte, la prendeva a schiaffi in faccia e a pugni sulla pancia, le spruzzava addosso un'intera bomboletta di deodorante spray per farla soffocare. È solo una delle violenze subite dalla donna, secondo quanto apprende l'agenzia LaPresse, raccontate e certificate dai referti medici. La 30enne, però, ha avuto il coraggio di denunciare l’uomo che continuava a minacciarla.
Violenze fisiche quotidiane
Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma, Barbara Bennato, si parla di violenze fisiche quotidiane perpetrate ai danni della donna che, alla fine, si è rivolta al centro antiviolenza di Torre Spaccata. L'uomo la pedinava anche per strada e quando la convivente era da sola l'aggrediva offendendola con frasi ingiuriose, minacciando di farla uccidere: «Con me non avrai mai pace. Al parto non ci arrivi», le diceva il 50enne in un'altra occasione. «Troverò una persona che ti sparerà alle gambe» minacciava ancora il 50enne.
Le accuse contestate a cui dovrà rispondere l’uomo, detenuto nel carcere romano di Regina Coeli, sono lesioni, minacce, atti persecutori e stalking.
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