Piazzale Clodio, sit-in per il ragazzo arrestato al corteo pro Pal: «Tiziano libero» [VIDEO]
A sostegno del giovane marchigiano anche il famoso fumettista romano ZeroCalcare che lo omaggia con una grafica
«Tiziano Libero», «Free Palestine», «I video confermano l'innocenza di Tiziano». Sono gli striscioni comparsi al presidio davanti alla città giudiziaria. Dovrà difendersi davanti ai giudici del tribunale di piazzale Clodio dall’accusa di manifestazione non autorizzata, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale Tiziano Lovisolo , il giovane di Urbino arrestato il 5 ottobre scorso durante la manifestazione pro Palestina, oggi giovedì 14 novembre, comparirà davanti ai giudici della Corte per la prima udienza del processo.
Lovisolo di fronte alle accuse della procura di Roma, si dice innocente e sostiene di essere stato malmenato e ingiustamente portato via dagli agenti. Una video-inchiesta realizzata da Index a partire da filmati condivisi in rete dai manifestanti presenti quel giorno aprono dubbi sulla versione dell'accusa.
«Basta guardare i video che mostrano il momento in cui viene gettato a terra, dopo cariche della polizia», ha affermato Antonella, attivista dell'associazione Liberi/e di lottare. Infatti secondo la ricostruzione degli investigatori, Lovisolo, ha partecipato all’assalto alla Digos durante la manifestazione in piazzale Ostiense, dove sono stati lanciate bombe carta, aste, bottiglie, cartoni infuocati contro gli agenti di polizia.
Per la difesa, Tiziano Lovisolo «non era in piazza a rappresentare nessun gruppo organizzato e tantomeno non aveva un cappuccio in testa così come l’accusa sostiene avvalendosi di un video apparso in quelle ore sul web».
A sostegno del giovane marchigiano anche il famoso fumettista romano ZeroCalcare che lo omaggia con una grafica: «Tiziano libero». Al presidio sventola anche uno striscione contro il Ddl sicurezza, per dire no al decreto legge che attende il passaggio al Senato e che, secondo i difensori dei diritti umani, limita la libertà di protesta e le manifestazioni del dissenso.
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