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Più strade scolastiche, meno problemi respiratori per i bambini. La mobilitazione di «Street For Kids»

Titty Santoriello Indiano

Aggiornamento: 26 ott 2024

L'iniziativa ha mobilitato le comunità scolastiche di Roma e altre grandi città per rivendicare maggiore sicurezza stradale e migliore qualità dell'aria. Nell'occasione sono emersi i primi risultati di una ricerca scientifica: eliminando il traffico veicolare - anche solo nella strada in cui insiste l'istituto scolastico - si riduce notevolmente uno degli inquinanti più pericolosi

Streets For Kids a Roma
Iniziativa di Streets For Kids a Roma

I percorsi da casa a scuola devono essere sicuri e i plessi scolastici liberi dalle automobili. Sono le principali rivendicazioni dell’iniziativa Streets For Kids che ha mobilitato oggi, 25 ottobre, migliaia di bambini, bambine e genitori a Roma e in altre grandi città. Alcuni gruppi si sono organizzati con il pedibus e il bike to school, altri hanno predisposto dei blocchi del traffico automobilistico e poi tanti bambini hanno giocato a «unisci i puntini», disegnando con i gessetti, sulle strade e i marciapiedi, righe colorate per tracciare il tragitto che li porta a scuola.


Strade scolastiche, sicurezza e qualità dell'aria

L’iniziativa, promossa da Clean Cities Campaign ha l’obiettivo di sensibilizzare gli amministratori locali e nazionali alla realizzazione di strade scolastiche, ovvero alla messa in sicurezza delle aree intorno alle scuole con limitazioni veicolari, parapedonali, marciapiedi riqualificati, attraversamenti visibili e sicuri. I manifestanti si battono anche per la sicurezza stradale e per la qualità dell’aria.  «È arrivato il momento di cambiare prospettiva», commenta Anna Becchi, attivista romana di Clean Cities Campaign. «Le strade - dice -  devono essere luoghi sicuri, accoglienti, colorati, aperti al gioco, alla comunità, allo sport, allo svago. Spazi di salute pubblica. Non devono più essere luoghi pericolosi né per i bambini e le bambine, né per tutte le persone, la cui sicurezza e libertà di movimento viene costantemente ostacolata dalle automobili che sfrecciano velocemente oppure, che una volta parcheggiate, occupano gran parte dello spazio pubblico».


Le strade scolastiche migliorano la qualità dell'aria

La realizzazione delle strade scolastiche e la limitazione del traffico delle automobili comportano, secondo gli organizzatori, un importante miglioramento della qualità dell’aria che respirano bambine e bambini.  Uno studio della campagna di scienza partecipata NO2 NO GRAZIE 2023 - condotto dal dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell'università degli Studi di Milano e dal Dipartimento di Epidemiologia del Lazio –Asl Roma 1, in collaborazione con Cittadini per l’Aria - approda a delle interessanti conclusioni: a seconda dei diversi tipi di interventi di riduzione del traffico, ci sarebbe a Roma una diminuzione del gas inquinante No2 (una diminuzione  tra lo 0,7 e l’1,9 μg/m³, con punte fino a 16 μg/m³ attorno alle scuole di Roma).


Le conseguenze: asma e problemi neurologici

Il biossido di azoto (No2) è uno dei principali inquinanti dell’aria e, nelle città, è prodotto principalmente dal traffico veicolare. Il superamento dei valori limite di No2, come dice l'Organizzazione mondiale della sanità, può essere pericoloso per la salute. «Ci sono molti studi che mettono in relazione l’aumento delle concentrazioni di questo inquinante ad effetti negativi per la salute, in particolare per i più vulnerabili come gli anziani e i bambini»,  spiega Luca Boniardi, ricercatore del dipartimento di Scienze cliniche e di comunità dell'università degli Studi di Milano. «Quelle più studiate sono le malattie dell’apparato respiratorio. Ad esempio si è visto un  aumento dell’incidenza dell’asma, un aumento degli attacchi di asma in fase acuta e, nei giorni in cui si registrano picchi più alti di No2, si vede anche un incremento di ospedalizzazioni». «Queste sono le più studiate - avverte il ricercatore - ma non sono le uniche: No2 è un gas molto ossidante quindi interagisce con tanti tessuti diversi del nostro organismo e, se messo in relazione, ha degli effetti di tipo cognitivo, legati al sistema neurologico, quindi ad esempio alla capacità di attenzione».


Lo studio di «NO2 No grazie 2023»

Lo studio, condotto a Roma e a Milano, ha analizzato la concentrazione di No2 nelle aree dove sono presenti le scuole dell’infanzia e primarie e ha rilevato, in buona sostanza, che eliminando il traffico veicolare - anche solo nella strada in cui insiste l'istituto scolastico - si riduce notevolmente il biossido di azoto e migliora in maniera consistente la qualità dell’aria.

La ricerca  - che a breve sarà pubblicata su una rivista scientifica - ha preso in considerazione il periodo febbraio-marzo 2023 e presto svelerà quali sono le zone più a rischio da un punto di vista dell’inquinamento dell’aria sia nel capoluogo lombardo che nella Capitale.

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La scuola Alberto Cadlolo annuncia una petizione

Tra quelle che nella Capitale hanno aderito alla Streets For Kids, c’è la scuola Alberto Cadlolo, in via della Rondinella, nel I municipio. Un’area circondata da cantieri giubilari che hanno aumentato il traffico, già normalmente sostenuto. Tra disegni, cartelloni colorati sul tema della sicurezza stradale e giochi educativi, la comunità scolastica ha anche annunciato che nei prossimi giorni sarà lanciata una petizione per presentare al municipio e al Comune alcune richieste: spostare gli stalli dei bus e predisporre una sosta «kiss and go» accanto a scuola, ovvero la possibilità per i genitori dei bambini più piccoli di poter lasciare per pochi minuti l’auto senza incorrere nelle sanzioni. E poi l’installazione di una rastrelliera, per le biciclette, uno scuolabus e lo spostamento del varco della Ztl per rendere pedonale la strada all’ingresso della scuola.

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