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  • Redazione La Capitale

Più del 57 per cento degli imprenditori romani vuole più poteri per Roma

Il dato emerge da un'indagine della Camera di commercio di Roma realizzata attraverso la costruzione di un panel di 500 imprese rappresentative del tessuto imprenditoriale di Roma e provincia

La Camera di commercio di Roma.
La Camera di commercio di Roma.

Il 57,14 per cento degli imprenditori ritiene che a Roma debba essere riconosciuta una maggiore autonomia di governo, mentre solo il 9,52 per cento pensa che i poteri di cui gode oggi la Capitale siano adeguati al suo ruolo. Il dato emerge da un'indagine della Camera di commercio di Roma realizzata attraverso la costruzione di un panel di 500 imprese rappresentative del tessuto imprenditoriale di Roma (67 per cento) e provincia (33 per cento).


Tra i vantaggi che porterebbe il riconoscimento di una maggiore autonomia a Roma, gli intervistati mettono al primo posto una burocrazia più efficiente (49,21 per cento). Subito dopo un miglioramento dei servizi pubblici essenziali (41,27 per cento), poi maggiori investimenti nelle infrastrutture cittadine (37,30 per cento) e un rafforzamento degli incentivi alle imprese (28,57 per cento). Infine una riduzione del carico fiscale (24,60 per cento).


Fatturato stabile o in diminuzione

Il dato assume maggiore rilievo vicino agli altri: per «quasi l'85 per cento delle imprese, nei primi 6 mesi del 2024, il fatturato è rimasto stabile o in diminuzione, percentuali simili anche per le aspettative sulla seconda parte dell'anno. Molto polarizzate le risposte in tema di accesso al credito, per poco più della metà del campione l'accesso al credito ha rappresentato nel 2024 un problema (con una impresa su 9 che dichiara di aver avuto problemi anche maggiori nel 2024 che nel 2023), mentre per quasi la metà del campione non ha rappresentato un particolare problema», indica l'analisi della Camera di commercio di Roma.


«Il 2024 un anno molto incerto e complesso per gli imprenditori»

«Le guerre, le forti tensioni geopolitiche - spiega il presidente Lorenzo Tagliavanti - fanno del 2024 un anno molto incerto e complesso. Dal 2022 si è avviato un percorso di consolidamento dello sviluppo economico nel nostro territorio dopo il crollo dovuto alla pandemia nel 2020. Nel 2024 si registrano i primi segnali di rallentamento della crescita, occorre mettere in atto nuove strategie per sostenere il sistema produttivo», dice.


E prosegue: «Le imprese romane hanno comunque dimostrato una grande capacità di tenuta, ma soprattutto per le piccole imprese, il 2024 rischia di essere un anno di contrazione del fatturato. I risultati della nostra indagine evidenziano come a fronte di oltre il 40 per cento di imprese che registra un fatturato in diminuzione, solo il 15 per cento delle imprese prevede un fatturato in aumento».


«Per il futuro - conclude Tagliavanti - resto ottimista, ci sono elementi concreti che potranno favorire lo sviluppo di Roma, a partire da un auspicabile allentamento della stretta monetaria, ma soprattutto dovremo valorizzare pienamente le ricadute positive in termini di turismo e sviluppo del Giubileo e gli importanti investimenti del Pnrr che stanno atterrando sul nostro territorio».


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