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Uccisi a Roma 12 pedoni nel 2025. Secondo i dati Asaps più morti nella Capitale che in tutta la Campania

  • Giacomo Zito
  • 28 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Il Lazio è la regione con più vittime insieme alla Lombardia. Roma domina la classifica con 9 morti su 12 che stavano attraversando sulle strisce 

attraversamento pedonale

L’ultimo pedone morto a Roma travolto da un automobilista è stato un uomo di 47 anni di origini peruviane su via Trionfale. Il primo del 2025, invece, un uomo di 34 anni morto l’8 gennaio. Anche lui, come nell’ultimo caso, stava attraversando sulle strisce pedonali. In totale, da inizio anno sono 12 i pedoni uccisi da uno scontro con un'automobile sulle strade della Capitale, nove mentre stavano attraversando sulle strisce.


Questo raccontano i dati provvisori raccolti nell’aggiornamento settimanale dell’Osservatorio Pedoni ASAPS-SAPIDATA, secondo cui a Roma ci sarebbero più morti dell’intera regione Campania, portando il Lazio in cima alla tragica classifica dei morti sulle strade. Roma si conferma per i pedoni di gran lunga la città più mortale d’Italia.


I tragici dati delle morti sulle strade a Roma

Il Lazio, con 20 morti, è la regione con il più alto numero di pedoni uccisi, e Roma ne conta più della metà. Il primo caso è avvenuto l’8 gennaio, su via Salaria, dando il via a una scia negativa che conta in media tre morti al mese, in diverse zone della città.


Una mortalità che non è comparabile con nessuna zona d’Italia. La regione Campania, ad esempio, è la terza regione per incidenti mortali in Italia e conta 11 decessi. Segue l’Emilia Romagna con 10 decessi, il Veneto con 9, la Sicilia con 8, quindi con 7 pedoni morti sulle strade in Piemonte e Toscana.

Nel Comune di Milano se ne contano solo due, mentre se si prende in esame la Città Metropolitana (volendo integrare la provincia di Monza-Brianza e l’incidente a Somma Lombarda, provincia di Varese) si arriva a sei.


Un dato che riflette una problematica «allarmante» - come a giugno 2024 commentava su La Capitale la presidente del Movimento Diritti dei Pedoni Francesca Chiodi - anche all’inizio di quest’anno. Se si prendono quindi in considerazione i valori pro-capita, la situazione per la Capitale non va che peggiorando. Solo per prendere in considerazione i casi già comparati, basti pensare che in Campania ci sono un milione e 300mila residenti in più della Città Metropolitana di Roma mentre a Milano solo un milione in meno (e, ricordiamo, due decessi da inizio anno).


I dati a livello nazionale

Per quanto riguarda invece l’inflessione nazionale, rispetto al 2024 ci sono stati dieci decessi in meno nello stesso periodo: 123 nel 2025 contro i 133 nel 2024. Come riportato sul sito dell’Osservatorio, gli investimenti mortali avvenuti sulle strisce pedonali sono stati complessivamente 60 dal primo gennaio di cui, ricordiamo, quasi un sesto solo a Roma.


ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, in collaborazione con Sapidata, presenta il report parziale e non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dal sinistro.


Gli interventi del Comune

I dati che affiorano non sono purtroppo una novità per il Comune di Roma e l'amministrazione Gualtieri che già dal suo insediamento si è più volte interrogata sugli interventi necessari a porre rimedio a questo fenomeno.


Tra gli interventi mirati più significativi su cui la giunta sta lavorando ci sono gli attraversamenti rialzati, come quelli a via della Magliana e viale Angelico, o la mappatura dei black point più letali, dove saranno installati semafori intelligenti e dissuasori di velocità come nel caso di via Odoardo Beccari. A questo si aggiungono maggiori interventi volti alla sicurezza attraverso controlli più stringenti con l'aumento del personale in servizio per la Polizia Locale e l'utilizzo di tecnologie avanzate per il controllo come Cerbero.

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