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Papa, condizioni in peggioramento: è in prognosi riservata dopo una crisi respiratoria

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 22 feb
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 24 feb

Il professor Sergio Alfieri, capo dell'équipe medica che segue il Papa al Gemelli, e il dottor Luigi Carbone, referente medico vaticano, hanno sottolineato come Bergoglio «non sia fuori pericolo» 

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Le condizioni di salute di Papa Francesco sono critiche e in peggioramento. Il bollettino medico diffuso dalla Santa Sede ha confermato una «prognosi riservata» per il Pontefice, ricoverato al Policlinico Gemelli a causa di un'infezione polimicrobica. La situazione si è aggravata a causa di una crisi respiratoria e di un abbassamento delle piastrine nel sangue, che ha richiesto l'applicazione di ossigeno ad alti flussi e una trasfusione.


Secondo il comunicato ufficiale, il Papa ha avuto «una crisi respiratoria asmatica di entità prolungata nel tempo« che ha reso necessario l'uso di ossigeno ad alta concentrazione. Inoltre, gli esami del sangue hanno evidenziato «una piastrinopenia, associata a un'anemiac, motivo per cui è stata somministrata una trasfusione di sangue.


Il professor Sergio Alfieri, capo dell'équipe medica che segue il Pontefice al Gemelli, e il dottor Luigi Carbone, referente medico vaticano, hanno sottolineato come Bergoglio «non sia fuori pericolo» e che «basta pochissimo per uno squilibrio». Nonostante alcuni lievi miglioramenti nei giorni scorsi avessero fatto sperare in una ripresa, il peggioramento delle ultime ore ha imposto la massima cautela.


Il Pontefice, 88 anni, è affetto da una polmonite bilaterale, insorta in un quadro già complesso di bronchiectasie e bronchite asmatiforme. La sua tempra rimane forte, ma le sue condizioni lo rendono un paziente particolarmente vulnerabile.

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