Omicidio Satnam Singh: l'autopsia, la manifestazione e l'inchiesta
Questo primo esito dell'esame autoptico sarebbe determinante per le responsabilità. Nel frattempo le indagini dei carabinieri, coordinati dalla procura di Latina, vanno avanti
Satnam Singh con un intervento più tempestivo avrebbe potuto salvarsi. Invece è morto, anche a causa di un «copioso sanguinamento». È quanto emerge dai primi risultati dell'autopsia svolta nei giorni scorsi su disposizione della Procura che indaga sul caso del 31enne indiano deceduto il 19 giugno scorso dopo essere rimasto vittima, nei giorni precedenti, di un incidente sul lavoro a Latina.
Satnam Singh: le responsabilità della morte
Questo primo esito dell'esame autoptico, qualora sia confermato successivamente, sarebbe determinante per le responsabilità. Nel frattempo gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dalla procura di Latina, vanno avanti. Il fascicolo, al momento, ipotizza i reati di omissione di soccorso e omicidio colposo a carico del figlio del titolare dell'azienda, Antonello Lovato.
I sindacati e la comunità indiana scendono in piazza
«La morte di Satnam Singh è maturata in un contesto di sfruttamento disumano che nessun paese civile può tollerare, e dopo aver ribadito al Governo le nostre priorità per debellare ghetti e caporalato pensiamo sia doveroso. Per questo abbiamo scelto di partecipare domani con la Uila-Uil alla manifestazione promossa dalla comunità indiana locale, proclamando una giornata di sciopero di 8 ore con cui rilanciare un'azione strutturale e a tutto campo per la legalità e il lavoro agricolo dignitoso». Lo scrive sui social della Fai-Cisl il segretario generale Onofrio Rota confermando la mobilitazione di Fai e Uila al fianco della comunità indiana di Latina.
La manifestazione, informano i due sindacati, si svolgerà domani 25 giugno con un raduno previsto alle ore 14 alle autolinee nuove di Latina da dove alle 15 partirà il corteo per giungere in Piazza della Libertà, dove si terranno intorno alle 16 gli interventi dei rappresentanti della comunità indiana e dei sindacati.
«Tutta la società civile, associazioni, rappresentanti delle istituzioni e del mondo del lavoro- aggiunge Rota- sono invitati a prendere parte a questa giornata di solidarietà»
L'inchiesta
Da cinque anni Renzo Lovato, il titolare della cooperativa agricola Agrilovato per cui lavorava Satnam Singh, è coinvolto in un’indagine per caporalato della procura di Latina. L’indagine riguarda presunti reati commessi tra il 2019 e il 2020: secondo la procura, l’azienda sfruttava sistematicamente i suoi sottoposti grazie all’aiuto di un caporale indiano, che fungeva da tramite per reclutare lavoratori.
Chi veniva scelto era pagato con cifre irrisorie, lavorava su turni da 10-15 ore, senza contratti, senza pause, senza un bagno a disposizione.
L'indagine era arrivata al termine nel luglio del 2023, quando i carabinieri del comando di Latina notificarono l'avviso di conclusione indagini a Lovato, e ad altri quindici imprenditori agricoli di Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina.
Nonostante l'azienda fosse sotto inchiesta da cinque anni, l'Agrilovato aveva continuato a piantare, a raccogliere, a mettere sul mercato quintali di verdura sfruttando braccianti come Satnam Singh e sua moglie Soni. Le cause di questo sono da ricondurre al problema dei controlli degli ispettori, sotto organico, ai quali dovrebbe competere la vigilanza sui posti di lavoro.
Comments