top of page
La Capitale _980x80.png

Oltre 100 euro in meno di tasse per redditi bassi, accordo tra Comune e sindacati per «combattere le disuguaglianze»

Titty Santoriello Indiano

Vivono per lo più nelle periferie della città e sono spesso pensionate le persone che non pagheranno l’addizionale Irpef comunale. Il Campidoglio intende, infatti,  estendere l’esenzione di questa tassa alle fasce di reddito fino a 14 mila euro

Esenzione addizionale comunale Irpef
Piazza del Campidoglio

Vivono per lo più nelle periferie della città e sono spesso pensionate le circa 100mila persone che non pagheranno l’addizionale Irpef comunale e che risparmieranno in media 110 euro l’anno. Il Campidoglio intende, infatti,  estendere l’esenzione di questa tassa - che si applica, ad esempio, al possesso di fabbricati, terreni, al lavoro - alle fasce di reddito fino a 14 mila euro.


Accordo per ridurre l'impatto dell'inflazione

Il provvedimento - che sarà inserito nella previsione di bilancio 2025 dall'assemblea capitolina - è frutto di un accordo tra l’amministrazione e i sindacati Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di avviare «un percorso di contrasto alle disuguaglianze sociali» e di ridurre, per chi è in maggiore difficoltà, l’impatto dell'inflazione e dei costi legati a quelle che l’stat definisce «spese obbligate».


Gualtieri: «Si può fare grazie alla lotta all'evasione»

«Un'intesa molto positiva» l’ha definita il sindaco Roberto Gualtieri in previsione di «un bilancio che migliora i servizi ai cittadini e rafforza le politiche sociali, e grazie alla lotta all'evasione, ci consente di eliminare l'addizionale Irpef per più di 100mila contribuenti con redditi più bassi a partire dai pensionati al minimo, con un risparmio di più di 100 euro».


Esenzione addizionale comunale Irpef Roma
Il sindaco Roberto Gualtieri insieme ai rappresentanti sindacali (Campidoglio)

Cgil e Uil: «Aiuto concreto mentre il Governo nazionale penalizza i redditi più bassi»

Per i sindacati Cgil e Uil questa misura di welfare si muove nella direzione opposta a quella del Governo nazionale che nella riforma del fisco «penalizza i redditi piu' bassi». L'accordo in Campidoglio, invece, è «un aiuto concreto, compreso tra i 108 e i 126 euro, che andrà a sostenere maggiormente chi ha pensioni medio basse e chi lavora con contratti precari, part time o scarsamente retribuiti che determinano salari bassi», hanno spiegato i segretari generali della Cgil e della Uil Lazio Natale Di Cola e Alberto Civica ricordando che sul tema dei tributi locali «erano 10 che Roma non dava risposte alle cittadine e ai cittadini».


La fascia di reddito che non pagherà passa da 12 a 14mila euro

L’addizionale comunale Irpef è stata, infatti, istituita nel 2001 con una aliquota inizialmente fissata nella misura dello 0,2 per cento, poi divenuta dello 0,9 per cento. Una cifra confermata dal consiglio comunale nel 2015 che, all'epoca, ha ampliato la fascia di esenzione. Fino ad oggi sono state le persone con un reddito fino a 12 mila euro ad avere il diritto di non pagare l'addizionale Irpef al comune. Con la novità che sarà introdotta, invece, nel prossimo bilancio e in quello del 2026, non la pagheranno le persone con un reddito fino a 14mila euro.

 

Oggi «un primo passo», nuovo incontro previsto in primavera

Come ha spiegato Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio,  l'accordo prevede anche «la liberazione di risorse» da destinare alle politiche sociali con l'obiettivo di abbattere le liste di attesa e aumentare i servizi per la cittadinanza. «Per finanziare queste misure - ha fatto sapere Coppetelli - l'amministrazione si impegna con i sindacati a dare nuovo impulso al contrasto dell'illegalità e dell'evasione fiscale». Si tratta, dunque, «di un primo passo». Nella prossima primavera, annunciano i sindacati, è previsto, infatti, un ulteriore confronto in Campidoglio per continuare il lavoro di lotta alle disuguaglienze e per avviare un confronto su una riforma complessiva dell'addizionale comunale Irpef.






Comments


bottom of page