Novendiali e Conclave: ecco cosa succede in Vaticano dopo i funerali di Papa Francesco
- Camilla Palladino
- 27 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Da oggi il Vaticano entra in una fase di intensa attività organizzativa per l'elezione del nuovo Pontefice

Prima i Novendiali, poi il Conclave. Dopo i funerali di Papa Francesco, il Vaticano entra in una fase di intensa attività organizzativa. A partire da oggi, il giorno successivo alle esequie, domenica 27 aprile: dalle 7 di stamattina i fedeli possono rendere omaggio al Pontefice defunto a Santa Maria Maggiore. La basilica rimane aperta tutti i giorni per le messe e le visite fino alle 19, con ultimo accesso consentito entro le 18.30.
I Novendiali
Nel frattempo sono iniziati i «Novendiali», i nove giorni di lutto durante i quali vengono celebrate messe in suffragio del Pontefice in Vaticano. La prima celebrazione è stata proprio il funerale. Il secondo giorno, domenica 27 aprile, coincidente con la Festa della Divina Misericordia, si tiene una messa sul sagrato della basilica di San Pietro alle 10:30, presieduta dal cardinale Pietro Parolin, già Segretario di Stato. A questa celebrazione partecipano in particolare i dipendenti e i fedeli della Città del Vaticano, insieme agli adolescenti presenti a Roma per il Giubileo a loro dedicato.
Il Conclave
Parallelamente, si avviano i preparativi per l’elezione del nuovo Papa. Da lunedì 28 aprile, alle 9, riprendono i lavori delle Congregazioni generali con i cardinali elettori, in vista del Conclave. Sarà dunque una settimana intensa di incontri, riflessioni e votazioni preliminari. L’inizio ufficiale del Conclave è previsto dopo la conclusione dei Novendiali: dal 5 maggio in avanti, teoricamente, sarà possibile procedere con l’elezione del nuovo Pontefice. La decisione sulla data di apertura spetta al Collegio dei cardinali, secondo quanto stabilito dal testo liturgico: l’inizio del Conclave deve avvenire tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dopo la morte del Papa, dunque tra il 5 e il 10 maggio.
Chi elegge il nuovo Papa in Vaticano
I cardinali elettori, tutti con meno di 80 anni, si sistemano a Casa Santa Marta, la stessa residenza scelta da Papa Francesco in alternativa all’appartamento pontificio. Prima dell’inizio del Conclave, i porporati celebreranno la messa «pro eligendo Pontifice» nella Basilica di San Pietro, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Il rito di apertura è segnato dalla formula «Extra omnes» («Fuori tutti»), che sancisce l’inizio delle votazioni a porte chiuse.
Vietato ogni contatto con l’esterno
Durante il Conclave, ai cardinali è vietato ogni contatto con l’esterno e l’uso di dispositivi elettronici. Le votazioni seguono le regole stabilite da Papa Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica «Universi Dominici Gregis», successivamente modificate da Benedetto XVI nel 2007. In caso di stallo dopo la 33esima o 34esima votazione, si procede a un ballottaggio tra i due cardinali più votati, mantenendo comunque la necessità della maggioranza dei due terzi per eleggere il nuovo Papa.
Le fumate
Le fumate, segnale visibile al mondo intero, scandiranno i giorni del Conclave: una fumata alla fine della mattinata, intorno a mezzogiorno, e una alla sera, verso le 19. Sarà da una fumata bianca che il mondo saprà che un nuovo Pontefice è stato scelto.