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Nella Capitale il più grande evento musicale d'Europa: arriva il Roma Summer Fest, con 70 date in calendario

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 8 mag
  • Tempo di lettura: 3 min

Da giugno a settembre arriveranno nella Capitale alcuni degli artisti più importanti del panorama nazionale e internazionale per esibirsi nel Roma Summer Fest 2025, organizzato dalla Fondazione Musica per Roma all'Auditorium dei Parioli in collaborazione con il Campidoglio e la Camera di Commercio di Roma

La presentazione in Campidoglio del Roma Summer Fest 2025 (La Capitale)
La presentazione in Campidoglio del Roma Summer Fest 2025 (La Capitale)

Tre mesi di musica, 70 date in programma. Da giugno a settembre arriveranno nella Capitale alcuni degli artisti più importanti del panorama nazionale e internazionale per esibirsi nel Roma Summer Fest 2025, organizzato dalla Fondazione Musica per Roma all'Auditorium dei Parioli in collaborazione con il Campidoglio e la Camera di Commercio di Roma. Il cartellone dei concerti è stato presentato nella tarda mattinata di giovedì 8 maggio nella Sala delle bandiere del Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri, dall'assessore capitolino alla Cultura Massimiliano Smeriglio, dal presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti e dall'amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma Raffaele Ranucci.


Le novità di quest'anno

Tante le novità previste dal festival quest'anno, che per numeri e qualità rappresenta un unicum nel panorama musicale europeo (qui il programma completo). A partire dall'apertura, per la prima volta, alla musica elettronica. Il 18 maggio infatti il Roma Summer Fest sarà inaugurato con un'esclusiva anteprima: l'esibizione del dj sudafricano Black Coffee. Inedite saranno anche le location dei concerti. Alla Cavea dell'Auditorium, quest'anno si aggiungeranno gli eventi dal 2 giugno ai Giardini Pensili e dal 12 alla Casa del Jazz in viale di Porta Ardeatina (sempre gestita dalla Fondazione Musica per Roma). «È anche grazie ad eventi come questo - ha detto il primo cittadino - che Roma si conferma meta internazionale per gli amanti della musica e per i turisti, regalando al mondo l'immagine di una città moderna, vivace e dinamica».


Gli artisti del Roma Summer Fest 2025

Pluralità e inclusività sono le parole chiave di questa edizione, il cui claim è «We Are The Sound». Artisti di diverse età e generi musicali si alterneranno sui palchi. Da Patti Smith a Steven Wilson, passando per Nick Cave, Morrissey, Sigur Rós, Joe Bonamassa, Rüfüs Du Sol e Franz Ferdinand, tra gli altri. Presenti anche tanti italiani, come Franco126, Daniele Silvestri, Ludovico Einaudi, Serena Brancale, Loredana Bertè, Serena Rossi e Diodato. «Il festival - ha sottolineato l'assessore Smeriglio - porta all'Auditorium artisti di fama mondiale e artisti emergenti, in un panorama caleidoscopico che spazia dal cantautorato alla musica elettronica. Sarà una grande festa lunga tutta l'estate».


Alcuni dei protagonisti del festival hanno mandato un videomessaggio durante la presentazione in Campidoglio: Skunk Anansie, Ludovico Einaudi e Sting. Proprio quest'ultimo ha voluto salutare il pubblico con parole cariche di entusiasmo: «Ciao Roma! Vi aspetto nel bellissimo Auditorium per il Roma Summer Fest. Sarà una serata unica e speciale. Suonare a Roma mi dà sempre emozione e una grande energia. Ci vediamo a luglio». Si esibirà il 7 nella Capitale.


La Fondazione Musica per Roma: «Quest'estate oltre 110 concerti tra l'Auditorium e la Casa del Jazz»

«Questa manifestazione conferma l'importanza dell'Auditorium Ennio Morricone: un'infrastruttura all'avanguardia, unica in termini di alta qualità e quantità della proposta, che consente di accrescere e diversificare l'offerta culturale della Capitale», ha commentato Tagliavanti. E ha aggiunto Ranucci: «La Fondazione Musica per Roma organizza quest'estate oltre 110 concerti tra l'Auditorium e la Casa del Jazz: la stagione più grande mai realizzata, a dimostrazione di come la nostra programmazione sappia valorizzare le diverse espressioni musicali, rendendo la città un punto di riferimento culturale e artistico internazionale».





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