- Titty Santoriello Indiano
Ne soffre metà della popolazione, ma il mal di schiena si può curare
L’ ozonoterapia è una pratica medica che sfrutta le proprietà dell’ozono. Un rimedio valido nell’ 80 per cento dei casi, conosciuto tra vip e sportivi ma ancora poco diffuso. Ne abbiamo parlato con il Dr. Marco Minnetti, Specialista da 25 anni in Radiologia diagnostica e interventistica a Roma.
Il mal di schiena è uno dei dolori più comuni. Tutti ne hanno sofferto almeno una volta, mentre per un quarto della popolazione è un problema cronico, con gravi conseguenze per la vita quotidiana e per il sistema sanitario. Ma oggi le nuove scoperte scientifiche e la ricerca medica propongono un rimedio valido nell’ottanta per cento dei casi. Si tratta dell’ozonoterapia con tecnica TC guidata, una pratica medica che sfrutta le proprietà dell’ozono, conosciuta tra vip e sportivi ma ancora poco diffusa. Ne abbiamo parlato con il Dr. Marco Minnetti: 25 anni di esperienza come medico specialista in Radiologia diagnostica e interventistica all’Umberto I, al Vannini e al San Giovanni, è attualmente responsabile della Diagnostica per Immagini della Casa di Cura Nostra Signora della Mercede a Roma.
Dottor Minnetti, cos’è l’ozonoterapia?
È una procedura medica sostanzialmente priva di effetti collaterali che generalmente non presenta controindicazioni né provoca fenomeni di ipersensibilità o reazioni allergiche. Grazie alle proprietà cicatrizzanti, antisettiche, antinfiammatorie, immunostimolanti, antidolorifiche e vascolarizzanti dell’ozono, l’ozonoterapia è indicata per la cura di molte patologie.
Ad esempio?
Si usa in dermatologia, medicina interna, geriatria, neurologia, neurochirurgia, ortopedia e fisiatria, ma anche in odontoiatria, in pneumologia, nelle malattie degenerative, in uroginecologia.
Lei pratica l’ozonoterapia principalmente nel campo ortopedico, per lenire dolori articolari, mal di schiena e per la cura delle ernie del disco. Come avviene il trattamento?
Premetto l’ozono è un gas prodotto dall’ossigeno mediante una scarica elettrica, quindi si tratta di un ossigeno potenziato, tri-atomico, che si ritrasforma in ossigeno una volta iniettato. L’ozonoterapia è pertanto una procedura mini-invasiva che consiste nell’iniezione di una miscela di ozono direttamente nel disco intervertebrale o nell’ernia discale o comunque nell’area che necessita di cure, ove esiste un conflitto, che genera dolore. L’iniezione avviene con degli aghi sottili introdotti sotto controllo della guida dell’imaging radiologico.
Quindi si sente dolore?
Assolutamente no. Il paziente viene sedato per quanto è possibile ed è assistito da un Anestesista. Questo ci consente di operare in maniera precisa, veloce ed indolore.
Simuliamo una situazione reale. Un paziente ha forti dolori alla schiena, dalla risonanza magnetica emerge la presenza di un’ernia. Lei decide di curarla con l’ozonoterapia. Cosa succede?
Il paziente si stende sul lettino della sala TC che diventa un set operatorio, assistito dall’anestesista e dal personale di supporto. Iniziamo con una TC (più conosciuta come TAC, ndr) per individuare esattamente dove è il problema. A quel punto si disegnano sulla cute del paziente i punti di interesse in corrispondenza dei quali inseriremo gli aghi. Eseguiamo un’altra TC per controllare che gli aghi siano nel posto giusto e infine si inietta l’ozono ed eventualmente un cocktail di altri farmaci per lenire il dolore articolare, che sempre si accompagna a quello dato dal conflitto disco-radicolare.
Perché esegue il trattamento con la guida della TC?
Proprio perché ci consente di operare in maniera chirurgica, anatomica: è come se avessimo tutta l’anatomia del Paziente sotto ai nostri occhi, ma senza praticare nessuna incisione dei tessuti. La TC serve per verificare se abbiamo posizionato gli aghi nel posto giusto affinché l’ozono si propaghi e si disponga dove effettivamente c’è il problema. In questo modo con una o al massimo due sedute agiamo sulle ernie del disco e anche sui processi articolari con precisione millimetrica. Questa è la principale differenza rispetto alle classiche iniezioni di ozono non guidate dalle immagini, per le quali servono molte sedute.
Gli effetti collaterali dell’ozonoterapia sono rari, ma possono esserci comunque delle complicanze?
Come con tutti i presidi ed i procedimenti terapeutici possono esserci, ma sono davvero sporadiche: sensazione di pesantezza o lieve bruciore della parte interessata, comunque di breve durata e risoluzione spontanea o trascurabili ematomi nella sede dell’intervento.
C’è un caso in particolare che vuole raccontare?
Ce ne è uno che mi è rimasto particolarmente impresso. Quello di Bianca, una ragazza di ventisette anni che viene da me, dopo il consulto dell’ortopedico, per un forte dolore alla gamba sinistra. Ha un’ernia lombare importante, strategica. Eseguo un solo trattamento di ozonoterapia e dopo quattro mesi l’ernia non c’è più, la ragazza è completamente guarita. Voglio essere chiaro. Non è sempre così, ci possono essere dei casi di insuccesso, per quanto non siano la norma.
Dottore, quali sono le principali cause del mal di schiena?
Sono davvero molteplici, le più comuni sono l’instabilità vertebrale, le stenosi canalari, l’artrosi faccettale, le ernie discali, le lesioni ossee degenerative e reumatiche, quelle infettive, quelle neoplastiche. Di queste e altre patologie ne soffre in maniera più o meno grave più della metà della popolazione. Si pensi che il mal di schiena, secondo alcune ricerche, è una delle motivazioni principali dell’assenza dal lavoro.
Nell’opinione pubblica la medicina non sempre gode di grande autorevolezza. Lei propone ai suoi pazienti l’ozonoterapia, ma l’ha mai praticata su se stesso o sui suoi cari?
Scherza? Sono un ciclista, ho avuto un problema di mal di schiena e l’ho curato con l’ozonoterapia. Ora sto benissimo.
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