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Nasce la Fondazione Giulia Cecchettin, l'assessora Pratelli alla presentazione alla Camera: «Roma collaborerà per educare le nuove generazioni»

  • Immagine del redattore: Camilla Palladino
    Camilla Palladino
  • 18 nov 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Claudia Pratelli, assessora capitolina alla Scuola, formazione e lavoro, ha garantito il suo impegno a margine della presentazione alla camera dei Deputati della Fondazione dedicata alla giovane 22enne uccisa l'11 novembre 2023 dal suo ex fidanzato Filippo Turetta

Gino Cecchettin, padre di Giulia e presidente della Fondazione dedicata alla figlia 22enne e presentata alla camera dei Deputati
Gino Cecchettin, padre di Giulia e presidente della Fondazione dedicata alla figlia 22enne e presentata alla camera dei Deputati

«Un onore essere alla presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin, che da oggi inizia un lavoro prezioso per una cultura del consenso, del rispetto e della parità di genere». A parlare è Claudia Pratelli, assessora capitolina alla Scuola, formazione e lavoro, a margine della presentazione alla camera dei Deputati della Fondazione dedicata alla giovane 22enne uccisa l'11 novembre 2023 dal suo ex fidanzato Filippo Turetta. «Saremo sempre accanto alla Fondazione e alla famiglia di Giulia Cecchettin - ha proseguito Pratelli - a cui va il grande merito di aver trovato le parole per portare nel discorso pubblico l’immenso dolore privato per la scomparsa di Giulia».


Pratelli:  «Con la Fondazione Giulia Cecchettin Roma Capitale lavorerà nel comune intento di educare le giovani generazioni»

E ha promesso infine l'assessora: «Con loro Roma Capitale lavorerà nel comune intento di educare le giovani generazioni, sconfiggere la cultura che sottende alla violenza di genere e così prevenirla a partire dalle scuole. Dopo il femminicidio di Giulia una moltitudine di ragazze e ragazzi hanno sentito che quel dramma apparteneva anche alle loro vite. Su quell’onda scesero in piazza più di 500mila persone per dire basta a un fenomeno così odioso. A un anno da quel femminicidio che scosse il paese, altri ne sono susseguiti. La strage non si è fermata. Abbiamo il dovere di non abbassare mai la guardia e dare risposte ad una generazione che pretende relazioni libere e libere dal sessismo».


Le parole del padre Gino Cecchettin e l'impegno dell'ex nuotatrice Federica Pellegrini

«Non possiamo permetterci di essere indifferenti o voltare lo sguardo altrove. È il tempo di unire le forze», ha detto il papà di Giulia e presidente della Fondazioni, Gino Cecchettin. «Quando si affrontano tragedie tali, la vita ti sorprende sempre dandoti scopi nuovi. E oggi sono qui per parlarvi proprio di questo. Oltre un omaggio a Giulia», quello della Fondazione «è un impegno che riguarda il coinvolgimento di ciascuno di noi».


La Fondazione ha «il compito di educare per produrre un cambiamento. La violenza di genere è frutto di un fallimento collettivo: non è solo una questione privata. Dobbiamo educare le nuove generazioni». Sul lavoro da fare per ottenere un cambio di passo nella cultura della violenza di genere si è impegnata anche l'ex nuotatrice e campionessa olimpica Federica Pellegrini, che fa parte della Fondazione come consigliera.


L'evento alla camera dei Deputati

L'evento si è svolto nella sala della Regina di Montecitorio in collegamento con il parlamento europeo e le scuole. Dopo saluti e contributi del vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, del ministro dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara e della ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella, sono intervenuti la vicepresidente del Senato Anna Rossomando, la presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, Martina Semenzato.


Poi hanno parlato il presidente della Fondazione Gino Cecchettin, la vicepresidente Anna Maria Tarantola, la rettrice dell’università degli studi di Padova Daniela Mapelli, il prefetto Maria Luisa Pellizzari, la consigliera della Fondazione Federica Pellegrini, la docente di pedagogia di genere università degli studi di Firenze Irene Biemmi, il presidente dell’associazione Maschile plurale Stefano Ciccone e la prorettrice alle politiche di equità e diversità università degli studi di Trento Barbara Poggio.


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