Il viaggio a Mosca di Totti finisce in procura: «Accertare eventuali violazioni dell’embargo»

L’iniziativa presentata da Europa Radicale: nel mirino i compensi ricevuti dall’ex calciatore per un evento sul gioco e le scommesse

Un esposto alla Procura di Roma sul recente viaggio di Francesco Totti a Mosca è stato presentato da Igor Boni, coordinatore nazionale di Europa Radicale.

Al centro dell’azione, i compensi che l’ex capitano della Roma avrebbe ricevuto per la sua partecipazione agli RB International Award, un evento legato al mondo dello sport e delle scommesse.

Le domande sollevate dall’esposto

«Chiediamo alla Procura di accertare – spiega Boni – se i compensi ricevuti da Totti siano compatibili con il regime sanzionatorio in vigore contro la Russia e, in caso contrario, se vi sia stata una violazione dell’embargo economico disposto dalla comunità internazionale». L’esposto solleva inoltre dubbi sull’eventuale trattamento di fondi provenienti da Stati soggetti a sanzioni, chiedendo di valutare se vi siano profili di violazione delle normative italiane in materia.

Il leader radicale non manca di lanciare anche una frecciata dal tono ironico: «Vista la concomitanza con la Pasqua – afferma – Totti troverà questo esposto come una sorpresa nel suo uovo». E aggiunge: «Se in campo è stato senza dubbio un campione, fuori dal campo non si è rivelato tale in umanità».

Sullo sfondo, i rapporti con Mosca

L’iniziativa si inserisce nel dibattito sempre più acceso sulle relazioni con la Russia, in un momento in cui gli eventi pubblici e le collaborazioni internazionali sono attentamente monitorati alla luce delle sanzioni imposte dopo l’invasione dell’Ucraina.

L’esposto di Boni punta quindi a fare luce su eventuali responsabilità, dirette o indirette, legate alla presenza e alle attività economiche di cittadini italiani in territori sanzionati.