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Morto per strada davanti l’Ufficio immigrazione. Associazioni e sindacati in piazza per chiedere giustizia

  • Giacomo Zito
  • 29 gen
  • Tempo di lettura: 2 min

Si tratta di un uomo giovane e di nazionalità rumena, precisa la Questura. Usb migranti dà appuntamento alle 16 a piazza Santi Apostoli



È morto per strada, nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 gennaio, davanti l’unico ufficio immigrazione di Roma, in zona Tor Sapienza. Si tratta di un giovane, di nazionalità rumena e quindi cittadino comunitario, precisa subito la Questura, che prontamente sottolinea come l’uomo non fosse in fila per richiedere un permesso di soggiorno. 


La precisazione, però, non placa le proteste. Secondo le associazioni di settore, infatti, l’unico ufficio immigrazione della città presenta troppi problemi e le procedure per la richieda di un permesso di soggiorno sono piuttosto escludenti.


La denuncia viene quindi raccolta anche dal sindacato di base, Usb migranti, che ha indetto per oggi alle 16 un presidio di protesta a piazza Santi Apostoli. «A Roma come in altre città - scrive il sindacato - i lavoratori e le lavoratrici migranti sono costrette in condizioni pietose per poter ottenere quello che è un loro diritto». 


Le due versioni contrastanti sul decesso


Il racconto del decesso dell’uomo è da subito caratterizzato da due versioni diverse. Oltre a ciò che viene raccontato dalla Questura, infatti, l’Usb riporta un’altra versione. 


«Dalle testimonianze dei presenti - si legge nella nota del sindacato -, pare si trattasse di una persona anziana che si trovava fuori dalla Questura per fare richiesta di asilo». La versione smentisce quella della Polizia di Stato, secondo cui invece si trattava di un cittadino comunitario, giovane, e il suo decesso sarebbe avvenuto per cause naturali.


All’arrivo del personale sanitario, prima dell’alba di martedì, per l’uomo non c’era più nulla da fare. I soccorsi non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Secondo la Questura, all’uomo era stato anche notificato un ordine di allontanamento dal territorio nazionale.


La richiesta di giustizia e l’invito al presidio


«Basta razzismo di Stato, basta con le inadempienze del Governo nei confronti dei lavoratori stranieri» è il grido di giustizia dell’Usb migranti. Al di là delle precisazioni della Questura, infatti, rimangono numerose difficoltà nell’accesso alle procedure per le richieste di permesso di soggiorno all’ufficio immigrazione di Roma.


«È prassi della Questura scegliere solo poche persone ogni giorno - denuncia il sindacato -, tra quelle in fila da fare entrare per tale richiesta, mentre tutte le altre vengono respinte. Molte persone provano per più giorni a dormire fuori dalla Questura, per poter accedere ad un diritto che dovrebbe essere di tutti i cittadini stranieri presenti in Italia: avere un documento, per poter vivere dignitosamente».


Con l’obiettivo di denunciare quanto avvenuto e le condizioni di chi stenta quotidianamente per accedere ai servizi dell’ufficio che oggi alle 16 l’Usb migranti si troverà per un presidio di protesta a piazza dei Santi Apostoli.

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