Moratti rivela: «Sensi mi offrì Totti in lacrime». La risposta di Rosella Sensi: «Mai una simile proposta»
- Rebecca Manganaro
- 18 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Le parole di Moratti sul presunto passaggio di Totti all'Inter scatenano la replica della figlia di Sensi

Francesco Totti, Massimo Moratti e la famiglia Sensi. Sono loro i protagonisti del dibattito scatenato dalle dichiarazioni dell'ex presidente dell'Inter, rilasciate al Corriere della Sera. Moratti ha tracciato un quadro drammatico della situazione economica dell'ex patron della Roma, sostenendo che, in un momento di difficoltà finanziaria, Franco Sensi avesse offerto Francesco Totti ai nerazzurri. Un'ipotesi prontamente smentita da Rosella Sensi, ex presidente giallorosso e figlia di Franco.
Le parole di Moratti
Debiti e disperazione. Con questi termini, Massimo Moratti ha descritto la situazione della Roma sotto la guida della famiglia Sensi, rivelando un retroscena inedito sul possibile passaggio di Totti all'Inter. «L'allora proprietà della Roma era piena di debiti, strapiena di debiti. Il presidente era così disperato che arrivò a offrirmi Totti. Piangendo», ha raccontato Moratti.
L'ex numero uno nerazzurro ha poi aggiunto: «Forse Totti avrebbe comunque scelto di restare a Roma, ma anche in quel caso lasciammo stare noi dell’Inter. Cose di calcio, cose di sentimenti».
La replica di Rosella Sensi
Le parole di Moratti non sono passate inosservate e hanno suscitato la dura reazione di Rosella Sensi, che ha voluto respingere con fermezza le affermazioni dell’ex patron interista.
«Sono rimasta sorpresa e delusa stamattina. Mi dispiace leggere le parole di Massimo Moratti al Corriere della Sera in cui parla di una Roma disperata che aveva offerto Totti all’Inter. Mio padre non ha mai pensato nemmeno lontanamente di vendere Francesco a nessun club», ha scritto Rosella Sensi sui social.
Poi, la stoccata finale, con un riferimento a chi davvero provò a strappare Totti alla Roma: «Basterebbe chiedere al presidente e amico Florentino Perez che ha capito da subito come non ci fosse la minima possibilità di aprire una trattativa per portarlo a Madrid».