Molesta paziente, rifiutato il patteggiamento del primario del Gemelli
Il primario di pneumologia è imputato per il reato di violenza sessuale aggravata dal rapporto medico-paziente
Il gip non ha accettato: era di 49mila euro, pari a 150 euro al giorno per 327 giorni, la richiesta di patteggiamento in pena pecuniaria avanzata dal difensore del professor Luca Richeldi, primario di pneumologia del Policlinico Gemelli di Roma, accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente.
Primario Gemelli, il respingimento e le molestie
Le possibilità che il primario finisca a processo sono concrete. La vittima, una giornalista, è stata accolta come parte civile. Il primario di Pneumologia è imputato per il reato di violenza sessuale aggravata dal rapporto medico-paziente. Infatti le accuse a carico del medico riguardano palpeggiamenti e molestie. La donna ha raccontato di essere stata baciata nonostante si fosse «alzata per sottrarsi, esplicitando il suo diniego».
Le indagini: compatibili con quanto raccontato
I fatti risalgono al 2022, ma la denuncia è arrivata circa un anno dopo, insieme alle chat con il medico e alla relazione di uno psicologo. Il medico ha sempre negato tutto ma le indagini della Procura di Roma hanno fatto emergere elementi compatibili con quanto raccontato. Per esempio, l’analisi delle celle telefoniche agganciate dal telefono della vittima e la localizzano nell’ospedale al momento della violenza.
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