Metro B e B1, petizione per i disservizi
9.500 persone hanno firmato la petizione e hanno presentato un nuovo reclamo a Gualtieri e Patanè
Gualtieri ha promesso che a fine 2025, lungo la linea B della metro, arriverà un treno ogni 4 minuti. 9.500 persone hanno firmato la petizione lanciata da «Unaltrametro Roma». Parliamo di utenti delle metro B e B1 che, nei giorni scorsi, hanno presentato un nuovo reclamo al sindaco e all’assessore alla Mobilità, Eugenio Patanè, per i disservizi della linea blu.
Problemi nelle linee della metro B
All'apice dei problemi c’è quello delle lunghe attese delle metro. Un problema che riguarda principalmente le linee B e B1. A gennaio i convogli in circolazione erano 16, a fine anno dovrebbero arrivare ad essere 20 o 21.
Intanto, però, «l’attesa della metro B1 continua ad essere tra i 15 e i 40 minuti senza che vi sia in alcuna tabella oraria che venga rispettata» si legge nella lettera spedita a Gualtieri e Patanè. Mancano poi informazioni nelle stazioni da Jonio a Sant’Agnese Annibaliano che comunichino i tempi d’attesa. Inoltre, «in queste stazioni non è presente copertura della rete mobile, quindi gli utenti vittime di attese estenuanti non sono in grado né di conoscere l'orario del prossimo treno né di comunicare ritardi per eventuali appuntamenti».
Chi ha firmato la petizione chiede per lo meno la «predisposizione di una tabella oraria provvisoria dei treni da rispettare almeno fino all’agognata risoluzione del problema. Soluzione che non può consistere solo nella fruizione di 12 treni nuovi su 14 che arriveranno».
Le attese
A pesare sono soprattutto i tempi di attesa, «circa 30 minuti per la metro B1 e 13 minuti per la metro B», che comportano banchine strapiene e di conseguenza problemi legati alla sicurezza. Come se non bastasse nelle stazioni di Jonio, Conca d'Oro, Libia e Sant'Agnese/Annibaliano non vengono visualizzati gli orari di attesa: «quando escono, risultano spesso errati, riportando latenze dai 10 ai 30 minuti».
Ci sono poi le stazioni «fatiscenti, sporche e inospitali”, con le scale mobili fuori uso e «ascensori chiusi da anni, come nelle stazioni di Conca d’Oro e Libia». In quest’ultima stazione «ci sono ben 8 piani di scale da scendere e salire, rendendo così l’accessibilità alla stazione quasi impossibile». Atac ha spiegato che gli impianti saranno revisionati per il Giubileo ma per la loro attivazione occorrerà poi attendere le solite lungaggini burocratiche. Gli utenti non vogliono attendere la fine del 2024 o del 2025 per vedere dei miglioramenti. Vogliono che le autorità intraprendano azioni immediate per affrontare questi problemi.
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