«Metà panino» per le dosi minori, «Un litro di latte» per quelle più grandi: 2 arresti a Roma Nord
L’operazione ha messo fine a un traffico ben organizzato, che aveva il suo epicentro nel quartiere di Prima Porta a Roma nord, ma si estendeva anche a Formello e Sacrofano

Tra Roma e Civita Castellana in provincia di Viterbo, carabinieri hanno arrestato tre persone coinvolte in un giro di droga che fruttava migliaia di euro ogni settimana. Due sono finiti in carcere, mentre uno è agli arresti domiciliari. Le accuse sono quelle di associazione a delinquere e spaccio di droga a livelli organizzati.
L'indagine, partita tra il 2020 e il 2021, ha portato alla luce una rete di spacciatori, con tanto di gerarchie e ruoli precisi. Il capo gestiva tutto da casa sua: riforniva i pusher, decideva i turni, gestiva i soldi e addirittura copriva le spese legali di chi veniva beccato. Gli altri due si occupavano di confezionare e vendere la roba, arrivando a smerciare oltre 500 dosi a settimana.
I malviventi usavano un linguaggio in codice per non farsi scoprire. Invece di parlare apertamente di droga, usavano parole come 'un litro intero di latte' per riferirsi a grandi quantità, «metà panino» per dosi più piccole e «tre litri di vino» per richieste più consistenti.
L’operazione ha messo fine a un traffico ben organizzato, che aveva il suo epicentro nel quartiere di Prima Porta a Roma, ma si estendeva anche a Formello e Sacrofano.
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