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  • Redazione La Capitale

Maxisequestro di criptovalute [VIDEO]

Arrestato uomo di origini cinesi per attività abusiva in criptovalute e riciclaggio. Grossa operazione dei carabinieri

Intervento dei carabinieri per il maxisequestro di criptovalute
Intervento dei carabinieri per il maxisequestro di criptovalute. Credit: carabinieri

I carabinieri della compagnia Eur hanno arrestato Franco Lee, un soggetto cinese domiciliato nel comune di Frascati. L'uomo è gravemente indiziato dei delitti di esercizio abusivo di attività finanziaria e impiego in servizi finanziari speculativi attraverso l'acquisto di criptovalute e riciclaggio.


Il soggetto di origini cinesi proponeva lo scambio di grandi somme di denaro contante in cambio delle più diffuse criptovalute e viceversa, il tutto avveniva tramite incontri di persona. Nel corso delle attività investigative è emerso che l'uomo, avendo delle importanti disponibilità di denaro cash, poteva eseguire scambi di euro in criptovalute anche per oltre 100mila euro per singola transazione.


Il soggetto si definiva un "Bancomobile Decentralizzato"

Gli accertamenti sulle attività di tracciamento hanno consentito di identificare il soggetto, molto conosciuto nelle community delle criptovalute, tanto da farsi intervistare pubblicamente durante l'evento "Blockchain Week" a Roma.

In quella occasione, ma anche nella sua homepage di propaganda, l’indagato si definiva “Bancomobile Decentralizzato disponibile 24 ore su 24 ” e mostrava il proprio bigliettino da visita affermando che “poteva comprare e rivendere qualsiasi tipologia di criptovalute” poiché si riteneva un “promotore decentralizzato”.


Movimentate grosse somme di denaro

Gli elementi raccolti hanno indirizzato le indagini verso specifici wallet di criptovalute ed Exchange centralizzati. Dall'analisi dettagliata condotta dagli agenti, è emerso che l'indagato ha movimentato la somma di 8.800.000 euro dal 2021 a oggi, con un numero di movimentazioni e scambi superiore a 3000, percependo una commissione per ogni transazione compresa tra il cinque e il dieci per cento. L'attività veniva svolta in totale assenza di qualsiasi controllo previsto dalla normativa antiriciclaggio e senza le necessarie autorizzazioni, garantendo ai clienti l'anonimato in cambio di commissioni notevolmente più elevate rispetto a quelle degli exchange autorizzati, i quali applicano commissioni fino a 100 volte più basse.

Nel corso dell’esecuzione della misura, i Carabinieri hanno inoltre eseguito un sequestro preventivo di Criptovalute per un importo pari a circa 600.000 euro

Si tratta del più grande sequestro di criptovalute eseguito fino ad oggi dai carabinieri.


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