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Maturità 2025, oggi la prima prova: tra le tracce Pasolini, Tomasi di Lampedusa e Borsellino

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 18 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Sono oltre 524mila studenti alle prese con il tema di italiano. Tra questi, quasi 35mila i romani

maturità

È cominciata ufficialmente questa mattina, alle 8:30, la maturità 2025 per oltre 524mila studenti italiani e i circa 35mila studenti delle scuole romane. La prima tappa è la tradizionale prova scritta di italiano, che segna l’apertura dell’Esame di Stato. Sette le tracce, suddivise in analisi del testo, testo argomentativo e tema d’attualità. Tra gli autori e i temi proposti, spiccano Pasolini con una poesia tratta da Dal diario, Tomasi di Lampedusa con un passo de Il Gattopardo, ma anche una riflessione sui giovani e la legalità a partire da un messaggio del giudice Paolo Borsellino.


Ad esprimersi nel merito il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, che ha invitato gli studenti ad affrontare questo momento «con serenità e consapevolezza», ricordando che la maturità rappresenta il passaggio verso la vita adulta.


Maturità 2025, le tracce dell'analisi del testo

Per l’analisi del testo, i maturandi hanno potuto scegliere tra una poesia di Pier Paolo Pasolini, Appendice I dall’opera Dal diario (1943-1944), e un passo de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, dedicato alla visita di Angelica alla famiglia dei Salina. Due proposte significative, che mettono in dialogo la riflessione esistenziale del Novecento con la decadenza aristocratica ottocentesca narrata dallo scrittore siciliano.


Il testo argomentativo

Nella Tipologia B, dedicata al testo argomentativo, quattro le tracce proposte. Una riflessione sul New Deal tratto dal volume Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo di Piers Brendon.


Un’analisi sul valore della parola «rispetto», a partire da un articolo del giornalista Riccardo Maccioni, indicata da Treccani come «parola dell’anno 2024».


Un brano del filosofo e saggista Telmo Pievani, Un quarto d’era (geologica) di celebrità, che propone una riflessione sul nostro impatto ambientale e sulla cementificazione. Un testo pubblicato su 7-Sette da Anna Meldolesi e Chiara Lalli, dal titolo L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa?, per riflettere sul ruolo e sull’efficacia dell’indignazione nelle dinamiche delle piattaforme digitali.


Il tema d'attualità

Infine, per il tema d’attualità (Tipologia C), due le proposte. Un messaggio del giudice Paolo Borsellino, I giovani, la mia speranza, pubblicato nel 1992 sulla rivista Epoca, che invita a una riflessione sul ruolo delle nuove generazioni nella lotta per la legalità.


Una seconda traccia, che in realtà rientra nel testo argomentativo ma affronta un tema molto attuale, affronta le derive del mondo social e la capacità, o meno, di trasformare l’indignazione digitale in cambiamento reale.






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