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  • Edoardo Iacolucci

Magliana, sit-in in piazza dopo l'incendio: "Adesso basta"

Aggiornamento: 28 giu

Centinaia di persone si sono radunate in piazza De André per protestare contro i continui roghi tossici

Manifestazione alla Magliana, contro i roghi tossici
Manifestazione alla Magliana, contro i roghi tossici. Credit: La Capitale

«In realtà è una cosa che succede spesso negli ultimi anni» spiega Denise, residente alla Magliana e qui in piazza De André con le due figlie. Qui intorno alle 18.30, in una delle principali piazze della Magliana ci sono oltre un centinaio di persone. Si sono riunite per protestare contro gli incendi che periodicamente interessano il quartiere. L'ultimo grande è stato giovedì scorso, 20 giugno «ma anche ieri ce ne è stato un altro, seppur minore - racconta Denise -. Vengono incendiate gomme e plastiche. L'altro giovedì - ricorda - c'è stato un incendio particolarmente grande. Sono venuti a spegnerlo con gli elicotteri e dopo un po' di ore, il fumo ha invaso le case. Molti sono scappati. Siamo andati via: non si respirava. Il problema persiste da tanto tempo - precisa Densise -. Adesso basta: i bambini chiedono parchi, invece di roghi tossici».


In piazza c'è anche Roberto, un residente che abita proprio vicino via Asciano, luogo dove è divampato l'incendio: «Vivere questa esperienza è stata bruttissima perché siamo stati praticamente 24 (anche 48) ore chiusi dentro casa. Chi come me è fortunato con l'aria condizionata è stato bene ma chi purtroppo non l'ha no. Io - spiega ancora -, sono uscito sul mio balcone per un minuto e mezzo sono rientrato e la pelle puzzava di diossina, perché quella è diossina. Per noi abitanti è stata una cosa gravissima, ma la cosa più grave e che i giorni a seguire ci sono ripetuti i fuochi».


«Io stavo qui quando è successo - racconta Massimino Celani, ex autista Atac in pensione, e storico sindacalista della Cgil -. Ora le cause non sono ancora chiare, ci son tanti dubbi però giustamente il il nostro mini-sindaco, Gianluca Lanzi viene a fare l'intervento. Secondo me le colpe le ha la Regione e il sindaco. Dobbiamo marcare stretto affinche si sappia davvero quello che è successo».


Il presidente del XI Municipio, Lanzi: «Questa manifestazione è un grido della Magliana»

Dopo aver definito l’incendio di giovedì scorso sull'argine del Tevere in via Asciano «un disastro annunciato», il presidente del XI Municipio, Gianluca Lanzi, ha promosso questa manifestazione per la tutela della salute dei cittadini, per «dire basta ai roghi e agli incendi» e per «chiedere alla Regione Lazio di rimuovere i rifiuti sull'argine del Tevere, ma ricordando anche le condizioni di vita disumane e la povertà estrema di chi ci vive in quelle aree». Adesso è qui in piazza, a parlare con i cittadini: «Un disastro annunciato - ripete al microfono Lanzi -, perché da tempo avevamo denunciato alla Regione ciò che accade su quell'area, di sua esclusiva competenza. Ma oggi non siamo qui contro nessuno, siamo qui per contrastare i roghi tossici e lo sversamento incontrollato dei rifiuti». Il mini-sindaco Lanzi ricorda di aver contattato tutte le istituzioni «oltre i colori politici», ma nel tempo nulla è cambiato: «Ieri dopo 6 giorni, per fortuna c'è stata una risposta dalla Regione». Questa manifestazione per il mini-sindaco «è un grido della Magliana, è una richiesta di attenzione rivolta a tutte le istituzioni. Serve a dare voce al Municipio, perché siamo preoccupati esasperati e lasciati soli»


I parchi fluviali della Magliana: «Spazi restituiti ai cittadini»

Lanzi si sofferma poi sui parchi fluviali presenti nel quartiere: «Uno spazio restituito ai cittadini. Una storia di successo e di recupero dell’argine. Questi - spiega - sono progetti edificanti perché impongono alle varie istituzioni di collaborare. Da bambino ci dicevano di non andarci su quegli argini perché pericolosi - ricorda il presidente di Municipio-. Ora invece le mamme portano i figli lì a giocare. Questo quartiere - conclude Gianluca Lanzi -, ha sempre ottenuto risposte partendo dalla volontà dei propri abitanti. Il Municipio deve essere accanto ai residenti, i residenti accanto al municipio: non dividiamoci. Restiamo uniti per avere quello che ci spetta».

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