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Redazione La Capitale

Liberi di esprimere la propria sessualità, il viaggio nel«Sex positive» dello psicologo Nimbi

Il libro «Sex positive, la rivoluzione gentile che sta cambiando la sessualità» sarà presentato a Roma venerdì 15 novembre alla libreria caffè Tomo nel quartiere San Lorenzo. Con l'autore la conduttrice televisiva Angela Rafanelli

Il libro «Sex positive» a San Lorenzo
Il libro «Sex positive»

Un viaggio senza pregiudizi tra identità fluide, relazioni monogame e non, fantasie più diffuse,

cybersex e altro ancora. Un percorso - per allontanare gli stereotipi e riscoprire una sessualità nuova, naturale e piacevole- proprio come quello tracciato dal libro «Sex positive, la rivoluzione gentile che sta cambiando la sessualità» dello psicologo clinico Filippo Maria Nimbi, docente e ricercatore all’università Sapienza di Roma.


La presentazione a San Lorenzo

Il testo, Editori Laterza, sarà presentato a Roma venerdì 15 novembre alla libreria caffè Tomo nel quartiere San Lorenzo. A partire dalle 18.30, l’autore, insieme alla conduttrice televisiva Angela Rafanelli proveranno a rispondere ad alcune domande: perché tabù e pregiudizi hanno ancora tanto spazio nelle nostre vite? Perché di sesso si parla tra amici ma solo a patto di non uscire dal solito copione? Perché se ne tace anche in relazioni di lunga durata? Perché non se ne può discutere a scuola? Quali sono le nostre paure?


Sessualità senza tabù

Il libro approda al sex positive, un movimento che celebra la diversità nelle espressioni sessuali senza più stigma, tabù e sensi di colpa. Una rivoluzione che mette al centro autodeterminazione e consenso. Il testo suggerisce ai lettori di immaginare un mondo in cui ognuno sia libero di esprimere la propria sessualità. «Dove la vita sessuale di una donna non è oggetto di scrutinio. Dove chi ha trent’anni e non vuole figli non deve subire pressioni. Dove il ‘maschio alfa’ non è l’unico modello per un uomo. È un mondo dove le persone queer non sono considerate ‘diverse’. Dove ogni corpo è bello e degno di esistere». E ancora, un mondo dove «cultura dello stupro e sessismo sono un brutto ricordo. Un mondo dove di sesso si parla anche a scuola, nei programmi di educazione sessuale e affettiva». Questo mondo «non è ancora qui», secondo Nimbi ma è «il futuro a cui mira il sex positive».

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