Liberato Seif Bensouibat: rinchiuso per post pro-Palestina
Il giudice di pace ha deciso sulla liberazione dal Cpr di Ponte Galeria dell'educatore algerino licenziato dal liceo francese
Il Tribunale di Roma ha deciso: Seif Bensouibat è uscito dal Cpr di Ponte Galeria. L’educatore algerino era stato licenziato dal liceo Chateaubriand ri Roma per i messaggi pro Palestina scritti in una chat ed era stato rinchiuso nel Centro per il rimpatrio. Ancora aperta la questione sul decreto di espulsione e la revoca del suo status di rifugiato.
La vicenda
A comunicare la liberazione di Bensouibat è stata la garante dei detenuti di Roma Valentina Calderone che ha precisato: «Non finisce qui: c’è ancora in piedi l’espulsione e c’è da occuparsi della revoca del suo status di rifugiato».
Seif Bensouibat è rifugiato in Italia da dieci anni, dove ha sempre lavorato come educatore nella scuola francese Chateaubriand. Nel giro di pochi mesi si è visto prima sospeso, poi licenziato dal posto di lavoro e infine rinchiuso in una struttura di detenzione per il rimpatrio con un decreto di espulsione e privato dello status di rifugiato perché un “possibile pericolo per lo Stato italiano”.
La detenzione
Per quattro giorni Bensouibat è stato recluso per incitazione all’odio razziale, etnico e religioso in seguito ad un post Instagram. A far scattare l’allerta antiterrorismo sono stati una serie di messaggi pubblicati sui social dall’educatore trentenne che è in Italia dal 2013. «Chi la fa la aspetti, la pagherete», aveva scritto. Post pro Hamas e foto dei bambini palestinesi morti nella guerra con Israele. Immagini raccapriccianti e messaggi di vendetta contro Israele.
Kommentare