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Le famiglie di Val Cannuta il 17 giugno protesteranno contro gli sgomberi, sotto il Dipartimento delle politiche abitative

  • Edoardo Iacolucci
  • 16 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

Le famiglie chiedono garanzie certe sui tempi e sulle modalità dei trasferimenti, la proroga della misura Sassat (Servizio di sssistenza e sostegno socio alloggiativo temporaneo) e criteri trasparenti e chiarezza sul numero di assegnazioni delle case popolari

via di val cannuta
Via Val Cannuta, Aurelio, proteste il 5 giugno scorso

Dopo il sit-in spontaneo dello scorso 5 giugno davanti le proprie abitazioni, è atteso per domani, martedì 17 giugno, un presidio davanti al Dipartimento Politiche Abitative, di piazza Giovanni da Verrazzano, alla Garbatella, promosso dall’Unione Inquilini insieme a numerose realtà sociali e politiche. La mobilitazione punta a richiamare l’attenzione pubblica sull’emergenza abitativa che coinvolge decine di famiglie residenti nell’area di Val Cannuta, attualmente ospitate nel Centro di Assistenza Alloggiativa Temporanea (Caat), la cui chiusura è prevista per l’estate (inizialmente la data era il 30 giugno).


Le richieste delle famiglie di Val Cannuta: trasparenza, proroghe e assegnazioni chiare

Le famiglie chiedono garanzie certe sui tempi e sulle modalità dei trasferimenti, la proroga della misura Sassat (Servizio di sssistenza e sostegno socio alloggiativo temporaneo) e criteri trasparenti e chiarezza sul numero di assegnazioni delle case popolari.


Secondo i promotori del presidio, nonostante l’apertura di un tavolo tecnico con la partecipazione del direttore del dipartimento, Andrea Antonucci, non sono ancora arrivate risposte concrete alle richieste avanzate.


«Passaggi casa per casa, dignitosi e rispettosi dei diritti»

La locandina della manifestazione
La locandina della manifestazione

«Le persone di Val Cannuta non possono essere lasciate sole in un momento così delicato», afferma l’Unione Inquilini in una nota -. Serve un passaggio casa per casa che sia dignitoso, adeguato e rispettoso dei diritti e della dignità delle famiglie coinvolte».


In una nota gli attivisti sottolineano l’urgenza di aprire un tavolo politico «trasparente e risolutivo» per affrontare l’emergenza abitativa, una criticità che, secondo gli attivisti, non può essere gestita esclusivamente in termini amministrativi. Alla protesta hanno aderito diverse realtà del territorio e movimenti per il diritto all’abitare, tra cui Action in Movimento, Nonna Roma, Rete dei Numeri Pari, Rifondazione Comunista Roma, la Sinistra Italiana del XIII Municipio, Movimento 5 Stelle Roma e Social Forum Abitare Roma.



Un’estate cruciale per l’housing sociale nella Capitale

La manifestazione si inserisce in un contesto di crescente attenzione sul tema dell’housing sociale a Roma, con il rischio di nuovi sgomberi e trasferimenti non strutturati che potrebbero colpire famiglie già in condizioni di forte vulnerabilità.


 
 
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