Lazio, nasce il primo Piano regionale sull'autismo: «Per tutta la vita della persona». L'intervista a Maselli
- Enrico Sarzanini
- 17 apr
- Tempo di lettura: 3 min
La proposta è dell'assessore all'Inclusione sociale e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli che abbiamo intervistato

La Regione Lazio ha approvato il primo Piano Regionale per l’autismo, uno strumento atteso da anni e fondamentale per uniformare i percorsi di assistenza alle persone nello spettro autistico e alle loro famiglie, su proposta dell'assessore all'Inclusione sociale e ai Servizi alla persona, Massimiliano Maselli che abbiamo intervistato.
Avete appena approvato un Piano Regionale per l’autismo: una notizia importantissima. Di cosa si tratta, in concreto?
Sì, è davvero una tappa fondamentale. Parliamo del primo Piano Regionale per l’Autismo della Regione Lazio: fino ad oggi, infatti, non ne avevamo uno. Ma cos'è un piano regionale? È un atto di programmazione, uno strumento fondamentale per uniformare e allineare i percorsi di assistenza per le persone con disturbo dello spettro autistico, a partire dalla presa in carico, che deve essere rapida e immediata. Oggi, finalmente, abbiamo definito un percorso comune, che parte dal primo giorno e arriva fino all’età adulta, coinvolgendo tutti i soggetti: Asl, neuropsichiatria infantile, distretti sociosanitari, specialisti, famiglie e naturalmente le persone autistiche. Prima ognuno faceva un po’ a modo suo: ogni Asl, ogni distretto, ogni territorio procedeva in autonomia. Ora invece abbiamo un sistema condiviso.
Cosa cambia quindi, in concreto, per le famiglie?
Il piano rappresenta una vera integrazione sociosanitaria, che mette insieme il mondo del sociale con quello della sanità. Un lavoro importante, che ho portato avanti insieme al presidente Rocca, partendo dal sociale ma con una visione complessiva. Il piano è stato approvato il 31 dicembre 2024, poi è passato in Commissione Sanità, dove ha ricevuto approvazione all’unanimità, ed è stato approvato definitivamente in Giunta pochi giorni fa. Dopo Pasqua sarà pubblicato sul BURL (Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, ndr), ma nel frattempo è già stato trasmesso a tutti i soggetti interessati.
Cosa devono fare concretamente le famiglie? Come funziona l’accesso al percorso?
La famiglia, nel momento in cui rileva segnali o difficoltà nel proprio figlio o figlia, si rivolge alla Asl di competenza. Lì inizia l’iter: visite specialistiche, diagnosi, presa in carico. Il piano è pensato per guidare le famiglie passo dopo passo, e vale per tutti, indipendentemente dalla gravità della condizione. La forza di questo piano è che rende il percorso chiaro, uniforme, continuo, per tutta la vita della persona. E poi c’è un’altra cosa importante: il piano non è stato commissionato a società esterne. È stato scritto internamente, con i nostri dirigenti, funzionari e tecnici. Zero costi esterni, 48 pagine essenziali, ogni parola pesata. Niente testi da 400 pagine che non legge nessuno.
Quando entrerà davvero in funzione?
Il piano entra in funzione subito. E soprattutto sarà monitorato costantemente. Il gruppo di lavoro che lo ha redatto rimarrà attivo, per correggere il tiro se necessario e seguire ogni fase dell’attuazione. Lo abbiamo immaginato come una macchina nuova che va tenuta sotto controllo e, se serve, aggiustata in corsa.
Avete in programma altre iniziative per rendere il percorso ancora più efficace?
Sì, la priorità ora è smaltire le liste d’attesa. E per farlo serve una cosa sola: nuove assunzioni. Parliamo di psichiatri, soprattutto infantili, e psicologi. Sono già state autorizzate dalla Regione: fanno parte delle 14mila nuove assunzioni annunciate dal presidente Rocca. Di queste, circa 3.700 sono già state effettuate, anche se ovviamente i tempi tecnici dei concorsi sono quelli che sono. Ma la macchina è in moto, e molte di queste assunzioni sono dedicate proprio ai servizi per le persone con autismo. Con il piano approvato e le assunzioni in corso, tutto ciò che era necessario fare è stato messo in campo. È un passo concreto e tangibile verso un sistema più giusto, più efficiente e più umano.