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«Energie Rinnovabili 2025»: Lazio in corsa verso la transizione energetica, ma la burocrazia frena il cambiamento

  • Edoardo Iacolucci
  • 2 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Lazio in corsa verso la transizione energetica, ma la burocrazia frena il cambiamento. Ecco i dati

energia
Forum Energie Rinnovabili di Legambiente Lazio

Il Lazio si conferma in prima linea nel panorama nazionale delle energie rinnovabili, ma è ancora vittima di ostacoli burocratici e normative contraddittorie che ne rallentano la trasformazione. È quanto emerge dal dossier «Energie Rinnovabili 2025» curato da Legambiente Lazio, presentato questa mattina a Roma durante la IV edizione del Forum Energia del Lazio, che ha riunito istituzioni, aziende, ricercatori e comunità energetiche per fare il punto sulla transizione ecologica regionale.


Calo della produzione e crescita del deficit: il paradosso energetico del Lazio

Nel 2023 la produzione regionale di energia elettrica è scesa del 26,1 per cento, attestandosi a 10.637 GWh, mentre il consumo ha raggiunto i 20.283 GWh. Più della metà dell’energia necessaria proviene da fuori regione, con inevitabili ricadute su costi e dispersioni. Si accentua così un deficit strutturale che mette a rischio l’autonomia energetica del territorio.


Le rinnovabili crescono, ma non abbastanza

Nonostante un 11 per cento in più nella produzione da fonti rinnovabili (Fer) rispetto al 2022, il Lazio resta fermo al tredicesimo posto tra le regioni italiane per quota di energia prodotta da rinnovabili (31,7 per cento). La crescita è trainata dal fotovoltaico, con 2.204 GWh prodotti (5,9 per cento in più) grazie a oltre 25.000 nuovi impianti installati, principalmente nelle province di Roma e Viterbo. Bene anche l’idroelettrico, che cresce del 35,4 per cento (1.020 GWh), mentre l’eolico resta marginale, con appena 148 GWh (6,7 per cento in più).


L’insufficienza delle rinnovabili nel coprire la riduzione della produzione da fonti fossili, dovuta in gran parte al phase-out della centrale a carbone di Torrevaldaliga Nord a Civitavecchia, ha aggravato il divario tra consumo e produzione.





Legambiente: «Serve coraggio, basta freni e ambiguità»

«Nel Lazio diminuisce la produzione di energia e aumenta la differenza tra quella generata e quella consumata, perché i nuovi impianti da fonti rinnovabili sono insufficienti a coprire la riduzione di quelli da fonti fossili»

commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.


Serve, secondo il presidente regionale, una una transizione reale fatta di grandi impianti, comunità energetiche e territori virtuosi:

«Stop alle moratorie regionali contro le Fer e via libera a una mappa delle Aree Idonee che favorisca la diffusione capillare delle rinnovabili, non che la ostacoli».

Un appello rilanciato anche dal presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani:

«La transizione energetica passa da eolico offshore, agrivoltaico, fotovoltaico diffuso, reti intelligenti e accumuli. Le comunità locali e la Regione devono dire addio ad ogni ambiguità: solo così miglioreremo ambiente e qualità della vita».

I «Comuni Rinnovabili» premiati

Durante il Forum sono stati consegnati i riconoscimenti ai «Comuni Rinnovabili» del Lazio, distintisi per la produzione da fonti pulite. Tra i premiati il fotovoltaico di Montalto di Castro (Viterbo), seguito da Roma, Viterbo, Pontinia (Latina) e la stessa Latina, poi ancora Aprilia, Anagni, Pomezia, Cisterna di Latina e Lanuvio.


Per quanto riguarda l'eolico i più virtuosi sono Piansano, Arlena di Castro, Viticuso, Tessennano, Cellere, Marta, Capodimonte, Viterbo, Ischia di Castro, Farnese.


Per quanto riguarda l'idroelettrico, infine, sono Cittaducale, Tivoli, Sant’Elia Fiumerapido, Salisano, Gallese, Ceprano, Esperia, Roma, Nazzano e Subiaco.


Un confronto a più voci

Il Forum, moderato da Agnese Cecchini (direttrice di Canale Energia), è stato occasione di dialogo tra esperti e stakeholder del settore.


Tra i partecipanti: Eleonora Petrarca (Enel Green Power), Francesca Brunetti (CHose-UniRoma2), Simone Togni (ANEV), Paolo Rinaldi (Impresa Circolare), Edoardo Zanchini (Comune di Roma), Pierluigi Sanna (Città Metropolitana di Roma), Riccardo Varone (ANCI Lazio), Paolo Giuntarelli (Regione Lazio) e rappresentanti delle Comunità Energetiche Rinnovabili del territorio.


Alla consegna degli attestati ha presieduto Maria Domenica Boiano, direttrice di Legambiente Lazio.

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