Il benessere del Lazio sotto la media del Centro-Nord: Roma resiste, Latina crolla
- Edoardo Iacolucci
- 2 apr
- Tempo di lettura: 3 min
Il Lazio è sotto la media del Centro-Nord per benessere. Roma spicca, Latina fanalino di coda. Istat analizza 64 indicatori nel report BesT 2024

Secondo il report BesT 2024 dell’Istat, il Lazio registra livelli di benessere inferiori rispetto alla media del Centro-Nord, con profonde diseguaglianze territoriali e sociali. Roma si distingue, mentre Latina resta fanalino di coda.
Il Lazio si posiziona tra le regioni con i livelli di benessere relativo più bassi nel confronto con il Centro e il Nord Italia. Solo il 30 per cento degli indicatori delle province laziali rientra nelle classi di benessere più elevate, contro una media del 45,6 per cento nelle regioni centrali e del 41,8 per cento a livello nazionale.
A rivelarlo è la seconda edizione del report BesT (Benessere Equo e Sostenibile dei Territori) del Lazio 2024, diffuso da Istat, che analizza i profili territoriali di benessere attraverso una griglia di 64 indicatori su scala provinciale, suddivisi in cinque classi: bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta.
Il Lazio meglio del Sud, ma con eccezioni
Nel confronto con le regioni del Mezzogiorno, il Lazio mostra una situazione più favorevole, ad eccezione di Abruzzo, che registra performance migliori, e della Sardegna, che presenta un profilo molto simile a quello laziale. Tuttavia, il 38,2 per cento degli indicatori delle province del Lazio si concentra ancora nelle classi di benessere più basse, una quota che supera di oltre 20 punti percentuali quella di regioni come l’Umbria.
Roma: alta diseguaglianza, ma anche più benessere
La città metropolitana di Roma evidenzia il più alto livello di diseguaglianza nei redditi all’interno della regione, ma al contempo mostra una tenuta positiva nella maggior parte dei parametri analizzati. Il 46,9 per cento degli indicatori riferiti alla Capitale ricade nelle classi di benessere alta e medio-alta, con un vantaggio di 16,9 punti percentuali rispetto alla media regionale.
Dal punto di vista economico, Roma registra il più alto reddito disponibile medio pro capite del Lazio (24.392 euro), ma è anche il territorio con la maggiore disparità: il 10 per cento più ricco della popolazione dispone di almeno 38.400 euro annui, mentre il 10 per cento più povero non supera i 5.500 euro.
Latina fanalino di coda
All’estremo opposto si colloca la provincia di Latina, che presenta solo il 15,7 per cento degli indicatori nelle classi di benessere alta e medio-alta, mentre quasi la metà (46,9 per cento) si concentra nelle classi basse. Latina mostra criticità in particolare nei domini dell’istruzione, con la più bassa fruizione dei servizi comunali per l’infanzia (8,8 per cento) e una quota elevata di studenti con competenze inadeguate.
Sicurezza: punto di forza per il Lazio
Il dominio Sicurezza rappresenta il principale punto di forza per il Lazio: il 33,3 per cento degli indicatori rientra nella classe alta, e un ulteriore 23,3 per cento in quella medio-alta. Nessuna provincia laziale è collocata nella classe bassa.
Nel 2022, il tasso di omicidi volontari nella città metropolitana di Roma è stato pari a 0,5 per 100mila abitanti, mentre nella provincia di Rieti è stato nullo. Tutti i territori laziali si collocano comunque sotto la media nazionale, pari a 0,6 per 100mila abitanti.
Il report BesT: una visione multidimensionale del benessere
Nel report BesT, il concetto di benessere non si limita agli aspetti economici come il reddito o il PIL, ma abbraccia una visione più ampia e articolata della qualità della vita. Si parla infatti di Benessere Equo e Sostenibile (Bes), che prende in considerazione numerosi ambiti fondamentali: dalla salute all’istruzione, dal lavoro all’ambiente, fino alla sicurezza, alle relazioni sociali e alla fiducia nelle istituzioni.
È un approccio multidimensionale, che misura il benessere reale delle persone nei territori, valutando non solo le condizioni materiali, ma anche gli aspetti sociali, culturali e ambientali che influenzano direttamente la vita quotidiana.
Nel caso del Lazio, ad esempio, emergono criticità nel dominio Innovazione e creatività, dove oltre l’80 per cento degli indicatori si colloca nelle classi basse, e nel Paesaggio e patrimonio culturale, dove solo la città di Roma riesce a raggiungere il livello più alto.