Lazio, Baroni prima di Lazio-Milan: "Aggressività e compattezza"
Il tecnico biancoceleste ha parlato ieri in conferenza prima di Lazio-Milan di stasera alle 20.45
«È la realtà. Io sono un uomo, vorrei avere 20 anni, ma non li ho, ma ho esperienza e tante partite alle spalle. Non posso volere tempo. Si gioca ogni settimana, cosa devo chiedere? Poi conosco le difficoltà, attenzione. Ma si possono ridurre i tempi quando c'è forte volontà di attenzione e cambiamento». L'allenatore biancoceleste Baroni ha parlato in conferenza prima della sfida di stasera della Lazio contro il Milan.
Un pensiero su Eriksson
L'ho avuto come tecnico e nei miei confronti, anche se ero giovanissimo, ha sempre avuto una grande attenzione. Ho un ricordo straordinario Inutile spendere parole per lui: tutti sanno la sua grandezza ed è una perdita incredibile per tutto il mondo del calcio.
Su Lazio-Milan e il mercato
Dobbiamo fare una partita di grandissimo spessore contro un avversario costruito per vincere lo scudetto e che nelle prime due partite ha tirato di più in porta.
Sul mercato
Non ne voglio parlare. Voglio parlare solo della parita, poi a fine mercato darò tutte le risposte.
Sulla fase offensiva
Alle motivazioni legate alla gara dello scorso anno non credo. Noi dobbiamo pensare alla partita di oggi e fare una partita perfetta. Ce lo chiede l'avversario. La difesa? Io parlo di equilibrio. Qualcosa dobbiamo rischiare: abbiamo fatto quattro gol e preso tre pali, oltre ad essere la squadra che ha tirato più angoli e fatto più cross. Lo scorso anno la Lazio è stata quindicesima per tiri in porta. Dobbiamo aumentare la fase offensiva, ma mantenere gli equilibri di squadra: la pressione, la palla pressata, la corsa di rientro.
Sui nuovi acquisti
Nuno Tavares sta molto meglio: non gioca una gara da febbraio scorso, ma prima parlavo di prendersi dei rischi e uno è questo. Mi devo assumere dei rischi, tanto deve andare in campo, deve fare condizione giocando, non possiamo aspettare due mesi. Per tornare in forma deve giocare. Lo stesso per Castrovilli. I ragazzi stanno crescendo ed ora ci sono i presupposti per partire dall'inizio o entrare in partita
Su Nuno Tavares
Le sconfitte non sono mai salutari. A me perdere fa male e deve fare male anche ai giocatori. Dispiace perchè molto della sconfitta sta nell'atteggiamento. In quattro tempi giocati abbiamo preso gol dopo cinque minuti. E su questo dobbiamo stare attenti. Dobbiamo partire sparati e modificare l'atteggiamento.
Su Tchaouna
Giocare un big match è un'emozione bellissima. Sarà meraviglioso il pubblico, lo stadio e tutto l'ambiente. Tchaouna è un ragazzo che sta lavorando: ha qualità, corsa, può giocare sia a destra che a sinistra, sicuramente meglio a destra: gli stiamo centrando il ruolo. Può essere la sua partita. Sicuramente sarà in campo, vedremo se dall'inizio
Sul sorteggio dell'Europa League
Abbiamo due olandesi, due francesi e una spagnola: è una competizione bellissima, dove noi dobbiamo fare prestazioni di livello. Non ci sono partite facili a livello internazionale, basta vedere la Fiorentina ieri. Ci penseremo tra un pò...
Sulla Europa League in generale
Campionato o Europa League? Come fai a scegliere. Sono competizioni da giocare: sono partite che danno spessore alla squadra sotto tutti i punti di vista, quindi ben vengano. La squadra per quello che riguarda i passaggi riusciti è tra le prime: è l'atteggiamento che deve cambiare. Non possiamo partire piano: questa squadra deve andare forte, anche nell'atteggiamento mentale. Due gol presi vengono da falli laterale. Bisogna lavorare: su quelle situazioni dobbiamo avere un atteggiamento diverso.
Su Rovella
Rovella è un giocatore importante, fondamentale: ha fatto molto bene con il Venezia, al di la dell'episodio del gol. Ma io non guardo mai all'errore, solo alla prestazione. E' un giocatore che stimo e conosco quello che potrà dare. Vecino è stata una scelta dovuta alla fisicità, che l'Udinese aveva. Soprattutto sulle palle inattive. Sono giocatori che lavorano con grande partecipazione e mi aspetto dal centrocampo una crescita.
Sul Milan
Arriverà una squadra ferita. Molto passerà dalla nostra prestazione. Conosciamo il valore del loro organico, ma siamo noi che dobbiamo esserci.
Su Castellanos e Dia
Taty è un centravanti: ha tirato undici volte in porta e gioca con una grande ferocia. Sapevo che era un ragazzo forte, ma ha avuto un atteggiamento importante. Ed è un giocatore che ha mobilità e questo mi piace. Anche Dia ha mobilita, ma ci sono due fasi: su una non mi preoccupa, sull'altra dobbiamo lavorare.
Io preferisco fare un passo avanti che uno indietro. La gara di domani è una di quelle dove devi produrre gioco. Giocare con Dia e Castellanos è una delle soluzioni. Ma deve esserci equilibrio. Per fare questo ci vuole consapevolezza e sacrificio, ma è una soluzione.
Sul gioco sulle fasce
La squadra ad Udine ha provato a produrre, andando sull'esterno. Quest'anno molte squadre giocheranno 3-4-2-1, occupando densità al centro. Noi abbiamo fatto tanti cross, Lazzari da solo ne ha fatto tredici, ma dobbiamo avere più cattiveria. Dobbiamo attaccare con più cattiveria, riempiendo l'area.
Dobbiamo lavorare sull'equilibrio, però abbiamo giocato con due squadre con la difesa bassissima, sono sempre partite complicate. Siamo mancati in quelle cose che non possiamo permetterci. Tipo andare subito sotto, inutile tornare su episodio di Udine.
Uguale nella ripresa con un altro gol evitabile dopo pochi minuti. Ho visto comunque cose buone. Domani devi fare la partita perfetta, ma la Lazio la può fare
Sull'approccio alle partite
Come si migliora l'approccio alle partite? Trovando aggressività e compattezza. È una cosa sulla quale stiamo lavorando. Col Milan dovremmo fare una gara con pochissimi errori. Sui gol presi ad inizio gara è fondamentale l'atteggiamento. Ci sono momenti in cui non possiamo staccare la spina. Come quando la palla esce in fallo laterale. C'è partecipazione al lavoro e certi errori non verranno ripetuti
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