La rivolta dei commercianti di Borgo Pio: «I lavori durante il Giubileo andavano fatti prima»
I commercianti di Borgo Pio, riuniti nell'associazione Assoborgo: «È una follia che la strada di Borgo Pio verrà rifatta mentre l'evento giubilare sarà già in corso»
«In qualsiasi parte del mondo si organizzi un evento i cantieri si fanno prima, non durante. A Roma, invece, in occasione del Giubileo, una delle strade a ridosso del Vaticano più frequentate, Borgo Pio, verrà rifatta mentre l'evento giubilare sarà già in corso. Proprio così. Una follia». È quanto affermano i commercianti di Borgo Pio, riuniti nell'associazione Assoborgo.
Vogliono rivolgere «un ultimo appello al sindaco Gualtieri affinché le escavatrici si fermino e sia rispettato il nostro diritto di lavorare con serenità ed efficacia nel periodo di massima affluenza di visitatori provenienti da ogni parte del mondo».
«Il Giubileo si celebra ogni 25 anni, perciò il periodo per prepararsi era più che abbondante! A questo punto, il manto stradale di Borgo Pio sia rifatto dopo il 10 gennaio 2026, non adesso!», dichiarano.
«Pensavamo fosse uno scherzo»
I negozianti dicono di aver pensato finora a uno scherzo o a un errore. Invece non è così, perché l'amministrazione capitolina ha notificato ai commercianti che il lavoro in questione si deve fare. «Si lavorerà anche nel 2025, in pieno Giubileo! E quando si terminerà? Boh?! Nessuno può dirlo con certezza. Questo perché sono residuati alcuni milioni di euro e vanno spesi per forza ora».
Si è deliberata dunque «l'apertura di un altro enorme cantiere, con la città - in particolar modo la zona intorno a San Pietro - già paralizzata da oltre un anno, ostaggio delle escavatrici, in uno scenario da day after, tra cantieri con pochi operai ed in palese ritardo, una quotidiana gimcana tra strade chiuse e decine di deviazioni, vigili sotto stress perenne, cartelli work in progress e cumuli di sanpietrini».
Tutto questo mentre i titolari delle tante attività produttive di Borgo Pio si stanno preparando all'impatto che avrà la prossima Solennità religiosa. «Parliamo di oltre 100 esercizi commerciali, più di 700 dipendenti e un giro d'affari annuo di decine di milioni di euro». Gli investimenti cospicui fatti in vista dell'Anno Santo «rischiano adesso di andare in fumo con conseguente messa a rischio di numerosi posti di lavoro - lamentano i commercianti -. Dal canto loro i pellegrini, invece di un'adeguata accoglienza, troveranno mezzi meccanici, polvere e operai al lavoro».
«Tutto è stato deciso a prescindere dal nostro parere»
«Si è tentato in ogni modo di discuterne durante un tavolo di confronto con l'Amministrazione comunale, ma senza ottenere ascolto - aggiungono -: tutto è stato deciso a prescindere dal parere di chi vive e opera nel quartiere. I commercianti, così come i residenti, desideravano che l'intera area dei Borghi fosse riqualificata, ma per tempo e in tempo. Non a Giubileo iniziato!».
I commercianti aggiungono che torna loro alla mente la lettera di papa Francesco scritta in vista dell'imminente Anno Giubilare: «Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante». «Chiediamo che le ruspe non divelgano, insieme ai sampietrini, la speranza dei lavoratori», concludono.
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