La rabbia dei dipendenti di Facile Ristrutturare: "Stipendi e malattie non pagati"
- Anita Armenise
- 22 lug 2024
- Tempo di lettura: 2 min
Dipendenti senza lavoro non pagati da mesi, incertezze sui rinnovi

Nessuna retribuzione per il mese di giugno, ad alcuni neanche a maggio, incertezze sui rinnovi dei contratti. Malattie non pagate e congedi familiari non erogati. Questa è la situazione che stanno vivendo i dipendenti dell’azienda Facile Ristrutturare che opera a Milano e Roma e in altre città, ha sede nella Capitale. Per questo i lavoratori, tramite il sindacato Filca Cisl si rivolgeranno direttamente all’Inps.
Filca Cisl: "Cassa integrazione non pagata"
«L'azienda non solo ha omesso l’erogazione delle retribuzioni di maggio, ora incluse nella procedura concorsuale, per la totalità delle unità produttive sia operaie che impiegatizie, ma non sta corrispondendo la cassa integrazione a più di 100 impiegati. Inoltre, ad alcuni dipendenti, ai quali è stato richiesto di proseguire l'attività lavorativa, non è stata corrisposta la retribuzione di giugno», dichiara Alessandro Rinaldi, segretario della Filca Cisl Roma.
Il pagamento diretto dell'Inps
«Inoltre in alcuni casi si registra la mancata retribuzione di periodi di malattia grave e congedi familiari per alcuni impiegati. Di fronte a questa situazione di grave inadempienza, e considerata l'assoluta mancanza di riscontro da parte dell'azienda a ogni forma di sollecitazione - continua i sindacalista - ci siamo visti costretti a procedere con la messa in mora per i casi più critici, al fine di attivare il meccanismo di pagamento diretto da parte dell'Inps».
Facile Ristrutturare: i lavoratori si rivolgono all'Inps per evitare le dimissioni
Il ricorso all'Inps è volto a tutelare i diritti e la dignità dei lavoratori più fragili, altrimenti esposti a condizioni di estrema precarietà economica e sociale. «Tale procedura permetterebbe ai lavoratori di cessare il rapporto di lavoro in maniera volontaria, accedendo così alla Naspi ed evitando il ricorso alle dimissioni 'per giusta causa'», spiega il sindacato.
«Quest'ultima opzione, suggerita da alcuni in modo improprio, potrebbe non garantire l'accesso all'indennità di disoccupazione, dato il limitato numero di mensilità arretrate. Per questi motivi - conclude il segretario della Filca di Roma - rinnoviamo la richiesta di un confronto immediato affinché l'azienda adotti provvedimenti urgenti a salvaguardia di tutti i lavoratori. Insistiamo inoltre sull'immediata apertura di una procedura di mobilità volontaria».