La Notte Bianca dell’Eur: arte, spettacolo e impegno sociale contro la violenza sulle donne
- Redazione La Capitale
- 22 giu
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di Leonardo Campara
La Notte Bianca dell’Eur si sta affermando come uno degli appuntamenti più significativi e partecipati nel panorama degli eventi romani. Giunta ormai alla sua quarta edizione, la tre giorni dell’Eur ha superato i confini municipali, diventando un vero e proprio punto di riferimento per la Capitale.
A rendere ancora più rilevante l’iniziativa è stato il tema scelto, che ha dato un valore sociale profondo a tutte le attività in programma. Moda, musica, letture, flash mob e molto altro hanno avuto – ed è il caso di dirlo – un filo rosso che le ha unite: la lotta contro la violenza sulle donne.
Lo sottolinea ai nostri microfoni la presidente del Municipio IX, Titti Di Salvo: «Arrivati alla quarta edizione, abbiamo voluto associare alla Notte Bianca l’impegno e la responsabilizzazione di tutti contro la violenza maschile sulle donne, in coerenza con le nostre politiche: dai simboli, come le panchine rosse, agli accordi con associazioni e imprese per tagliare le radici della violenza di genere».
Sul palco allestito per l’occasione sulla Scalinata della Basilica dei Santi Pietro e Paolo si sono alternati numerosi ospiti e artisti, accolti da una platea gremita ai piedi della scalinata: Noemi, premiata con la targa di cittadina onoraria dell’Eur insieme a Diana Del Bufalo, gli ANIMEniacs, Imma Battaglia e Eva Grimaldi, Briga, Miriam Galanti, Luis Capasso, Alma Manera, Silvia Salemi, il pugile Guido Vianello, Vera Dragone, William Imola, oltre alle performance di Effetto Domino, Vybes, Ilan Muccino e tanti altri giovani talenti emergenti.
Tutti insieme, al fianco delle istituzioni e della Fondazione Una Nessuna Centomila, in prima linea per combattere una piaga che in Italia continua a diffondersi con numeri allarmanti. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale NUDM, nel 2025 sono già stati accertati 40 femminicidi e almeno altri 29 tentativi da parte di uomini, a cui si aggiungono le innumerevoli violenze di genere denunciate – e molte altre purtroppo ancora taciute.