L'attesa conferenza di De Rossi: "Niente e nessuno più importante della Roma"
I passaggi più significativi della conferenza stampa di De Rossi, dopo le insistenti voci di mercato incentrate sui giallorossi e Paulo Dybala. Sugli insulti sui social: «Subumani mai visti dietro la tastiera»
Ci sono indisponibili per Cagliari? Come sarà gestita la vicenda Dybala?
Non ci sono indisponibili. Leo Paredes giocherà con la Primavera perché è squalificato e ha bisogno di minuti. Siamo contenti di avere sempre questo sostegno dalla Primavera. Paulo (Dybala, ndr) sta con noi. Tutti i giocatori hanno delle situazioni aperte di mercato, ma viene con noi, non ci sono problemi: è convocato.
Prima stagione dall'inizio da allenatore della Roma: quali sono le tue speranze, ambizioni e sogni?
Sono le speranze di altri allenatori che lotteranno per gli stessi obiettivi. Spero di continuare a vedere questo entusiasmo e questa dedizione al lavoro che hanno avuto i ragazzi nel precampionato. La prima fase era piena di ragazzi giovani, ci hanno dato una mano. L'ultima parte è stata fantastica. Mi piacerebbe dire che quelli che ci sono oggi sono gli stessi che ci saranno il 2 settembre, ma sappiamo che non è così per nessuna squadra. Il sogno è di riuscire a riportare questa squadra più in alto possibile e la direzione, anche mentale, dei giocatori è ineccepibile
L'allenatore De Rossi come valuta l'eventuale perdita di Dybala? Al tifoso: come si fa a digerire un'eventuale partenza così importante?
Non puoi chiedermi di fare il tifoso, lo sono, lo sarò sempre ma.. ora non posso farlo. Cerco di trattare con delicatezza argomenti che per un tifoso sono vitali.
I tifosi sono legati a determinati momenti di un giocatore. Solo uno sopra di me sa cosa significa essere così legati a un popolo. Da allenatore posso cercare di parlane con delicatezza. E non parlare dei rumors, delle voci... Non sono stato presente nelle discussioni e c'è una partita importante domani. Penso che Paulo spiegherà un domani ciò che è successo in questi giorni. A livello tecnico Paulo è e rimane un giocatore molto forte.
Sul progetto tecnico...
Quello che dovevo dire l'ho detto alla società e a Paulo, parlo sempre con tutti i giocatori.
Ho un bel rapporto, dico sempre le cose in faccia. E finora sta funzionando, per quanto riguarda il rapporto umano. Nessuno è più importante della Roma, niente e nessuno. Io non ho nessun interesse od obbligo di silenzio, io voglio solo fare: una squadra forte. A me, agli allenatori, solo una cosa salva: una squadra forte. E i risultati buoni, giocatori forti. Voglio solo quello.
Io voglio fare una grande carriera da allenatore e una grande stagione con la Roma. Il mio obiettivo sarà lasciare la Roma in una posizione di classifica superiore a quella che ho trovato.
Nell'ottica cessione Dybala, Soulé come si è inserito e quanto è importante?
A volte ci limitiamo a vedere che ha giocato in una squadra retrocessa. In 5,6 statistiche è tra gli Under 23, uno dei primi in tutte le statistiche. Noi dobbiamo essere bravi a metterlo a suo agio. Anche tutti gli altri ragazzi, anche chi ha avuto poco spazio, si sono inseriti bene, stanno tenendo il livello di questa squadra alto.
Come si concilia la perdita del giocatore più forte del campionato con l'avere una squadra più forte?
Mourinho si lamentò dell'assenza di una personaggio mediatico che potesse parlare proprio di queste cose: anche a lei farebbe piacere parlare di Cagliari Roma? Non avverte l'assenza di questa personaggio che possa parlare di queste cose al posto suo?
Neanche un dirigente può parlare di queste cose, si tratta di qualcosa in più di semplici voci, ma magari il 2 settembre ne parleremo, anche io, tranquillamente. Il giocatore interessato, la società, Non è che io non voglio parlare di questa cosa, ma al momento non si sa niente, anche un dirigente e Dybala farebbero fatica a parlare di una cosa non compiuta. Io vorrei parlare di meno, anche da giocatore era così. Le conferenze prepartita sono totalmente inutili, non c'è bisogno di una figura comunicativa. Ma se domani entrasse nello staff una persona del genere la valuteremo e magari sarei anche contento.
Su Dybala?
Ventiquattro mesi fa il Napoli ha venduto 4 giocatori molto forti (non quanto Paulo) e poi alla fine dell'anno ha vinto lo scudetto. A volte le squadre anche perdendo dei pezzi si ricostruiscono e rinascono
Ha percepito il pensiero dei tifosi attorno a determinate scelte di mercato?
La maggior parte delle scelte sono mie, quindi i ragionamenti sono miei. La società analizza i giocatori, non credo si fidino ciecamente, ma alla fine i giocatori li ho scelti io insieme al direttore. Qui ci lasciano carta bianca, anche se a volte non si riescono a prendere gli obiettivi primari. Il consenso popolare? Tutti vogliono rendere la gente felice, anche io. Qualche giorno fa ho preso degli insulti sui social, ma abbiamo un lavoro da fare e da svolgere e io ho determinate convinzioni tecniche.
Dove si potrà investire? In che reparto c'è tanto da fare?
Ieri ho parlato alla squadra e ho detto: «So che il momento è delicato, qualcuno può essere distratto e confuso, ma andiamo e pensiamo al Cagliari. Pensiamo solo a questo. Se qualcuno non se la sentiva poteva parlarmene e l'avrei accettato».
Quanto è rimasto sorpreso dagli insulti ricevuti sui social? Che lavoro sta facendo con Dovbyk?
Le caratteristiche di Dovbyk non sono tanto distanti da quelle di Lukaku, hanno una carriera diversa ma le caratteristiche sono simili. Abbiamo preso un finalizzatore che attacca benissimo lo spazio, molto veloce, forte e abbastanza pulito nei controlli, nel disimpegno, decisivo dentro l'area...
I Social...
Do poco peso a queste cose, ma non è stato piacevole. Nel quotidiano probabilmente quello che hanno scritto non lo direbbero: non auguri un tumore o la morte della famiglia a una persona che incontri per strada. Ora sorrido, per 10 minuti danno fastidio. Cento messaggi così sono brutti, ma se fai il calcolo su quanti sono i romanisti sono pochi.
Poi a volte apri la foto di quelli che t'ha scritto: a volte sono quattordicenni, a volte dei subumani mai visti.
Sapevo che quando sono tornato si sarebbe potuto incrinare qualcosa, ma di base non sono mai stato protetto e coccolato come i tifosi della Roma hanno fatto con me. Ma allo stesso tempo nessuno mi ha fatto male come alcuni tifosi della Roma. Magari qualche risultato buono aiuterà a recuperare il rapporto anche con quelli che si divertono sui social
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