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  • Camilla Palladino

L'assemblea capitolina approva l'assestamento di bilancio

Dopo una maratona lunga una settimana, compresa l'intera notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio, l'Aula Giulio Cesare ha dato l'ok per la manovra di assestamento di bilancio 2024

L'Aula Giulio Cesare in Campidoglio, dove l'Assemblea capitolina ha discusso l'assestamento di bilancio. (Roma Capitale)
L'Aula Giulio Cesare in Campidoglio, dove l'Assemblea capitolina ha discusso l'assestamento di bilancio. (Roma Capitale)

Approvata con 31 voti favorevoli, 12 contrari e 2 astenuti la manovra di assestamento di bilancio 2024 (proposta di delibera 97/2024). Dopo una maratona lunga una settimana, compresa l'intera notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio, la maggioranza in Aula Giulio Cesare è riuscita a smaltire migliaia di ordini del giorno presentati dalle opposizioni per fare ostruzionismo. Ancora questa mattina (mercoledì 31 luglio), nell'ultima giornata disponibile per dare il via libera al documento, sono stati votati circa 20 emendamenti. Poi c'è stata la discussione generale.


Prima del voto finale, nell'Aula presieduta da Svetlana Celli, ha preso lo parola il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, commentando prima di tutto la dura opposizione: «Quest'anno è stato un lavoro più difficile del solito per una scelta, pienamente legittima, dovuta all'ostruzionismo che il centrodestra ha voluto fare, le cui ragioni non sono immediatamente comprensibili, anche dagli interventi che ho ascoltato perché si riferivano a temi abbastanza ultronei rispetto al dibattito di questa Aula».


I tagli del governo e le ricadute sui servizi sociali

Poi il primo cittadino ha delineato gli aspetti principali dell'assestamento, considerati anche i tagli del governo: «È doveroso per un sindaco rilevare in modo fattuale la difficoltà di andare ad assestamento alla luce di tagli e mancati ristori dell'incremento dei costi. Fortunatamente il lavoro fatto in questi anni di efficientamento della spesa e di miglioramento delle entrate ci ha consentito di attutire i colpi della crisi, dei tagli e dell'aumento dei costi, producendo una variazione che mantiene un carattere espansivo che ci permette di aumentare le risorse, con una variazione positiva anche sui bilanci degli anni precedenti».


Infine Gualtieri ha fatto il punto sulle risorse destinate ai servizi sociali: «Rivolgo un appello sentito, senza strumentalità politiche: dobbiamo assumere collettivamente, come dovere morale, il tema di reclamare un adeguamento dei trasferimenti sulle politiche sociali all'aumento dei costi, altrimenti si determinerà una situazione pesante e drammatica. Mi rifiuto di pensare che abbia un colore politico, che sia un tema di destra o di sinistra. Deve essere la condivisione di una esigenza oggettiva di fronte a un dovere morale e anche giuridico».


Gualtieri: «Adeguare le risorse per Roma all'aumento dei costi»

Poi il sindaco ha spiegato che «se le risorse che Roma Capitale riceve non subiscono tagli, ma non vengono adeguate all'aumento dei costi, questo è un taglio di per sé. Se per incrementi contrattuali e aumento dei costi lo stesso numero di ore di assistenza domiciliare, per esempio, viene a costare di più e Roma Capitale riceve la stessa cifra, questo ci mette nelle condizioni di non avere le risorse per le ore aggiuntive o addirittura per le stesse ore. Questo non lo dico per polemica, è fattuale: le entrate dello Stato invece crescono con l'inflazione, perché quando c'è inflazione e crescita l'Irpef aumenta e l'Iva pure e quindi lo Stato prende di più. Ma se ci dà la stessa cifra in realtà ci sta dando di meno, perché lo stesso servizio ci costa di più».


«Noi - ha concluso - abbiamo dovuto impiegare tutte le nostre risorse derivate dall'efficienza a colmare questo divario perché la nostra scelta è stata sempre mettere al primo posto i deboli e i fragili e non tagliare un euro per l'assistenza domiciliare, diretta, indiretta, gli Oepac. Grazie alle Consulte e alle cooperative siamo riusciti a migliorare il nostro assetto finanziario per poterci fare carico di questo incremento dei costi senza ridurre le ore di servizio».


Dove vengono messi i soldi dell'assestamento di bilancio

Particolare attenzione è stata dedicata a salvaguardare le politiche sociali e a mantenere inalterato il livello dei servizi garantiti, con un assestato totale di quasi 1 miliardo di euro (966 milioni): 4 milioni vanno all'Oepac (Servizio autonomia e inclusione alunni con disabilità), garantendo la copertura dei maggiori oneri derivanti dall'incremento dei minori in affido dopo l’intervento dell’Autorità Giudiziaria, arrivati oggi a oltre 9mila alunni. E 3,6 milioni all’assistenza domiciliare diretta e indiretta e all’adeguamento dei contratti, con un incremento sia rispetto al 2022, quando sono state fatte scorrere anche le liste di attesa, che rispetto al 2023. Ci sono le condizioni per garantire il servizio anche nei prossimi mesi del 2024 e coprire i costi senza diminuzione delle ore.

 

L’obbligo dell’adeguamento annuale all’indice Istat delle rette per le case-famiglia dei disabili adulti registra invece stanziamenti di 2 milioni di euro l’anno per il triennio 2024-2026. Un ulteriore incremento che si aggiunge a quanto già stabilito da un emendamento al bilancio di previsione 2023-2025, approvato dall’Assemblea capitolina, attraverso il quale venivano previste maggiori risorse pari a 1 milione di euro per il 2023, 2 milioni per il 2024 e 3 milioni per il 2025. Ancora al sociale vanno 2 milioni per il trasporto dedicato a persone con disabilità, mentre, per le rette delle Rsa, sono stati stanziati 9 milioni di euro: 3 per ogni anno, fino al 2026.

 

Per l'istruzione c’è uno stanziamento complessivo di 617 milioni di euro che, con l’assestamento di bilancio, vede aggiungersi altri 16 milioni di euro, costituendo un “Fondo interventi emergenze servizi” da 11,5 milioni di euro e con 4,5 milioni di euro destinati ai municipi per le manutenzioni ordinarie degli edifici scolastici. Oltre 7 milioni di euro andranno invece al contributo per contrastare l’emergenza abitativa, mentre resta l’impegno per la tutela dell’ambiente, con uno stanziamento di 76 milioni di euro di risorse comunali, più altri 25 di risorse vincolate, tra cui ulteriori fondi giubilari.

 

Per quanto riguarda invece gli investimenti (risorse di parte capitale) si raggiungono quasi i 4,5 miliardi complessivi (4,47), con un aumento del 53 per cento rispetto al 2022 e del 19 per cento rispetto al 2023, puntando ad accelerare sulla realizzazione di opere fondamentali, anche a coprire i maggiori costi intervenuti per le opere Pnrr. L’Assemblea capitolina ha inoltre ottenuto di destinare ulteriori 26 milioni di euro alla manutenzione di strade e marciapiedi, scuole, verde e sicurezza stradale.

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