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Influenza 2025, il picco è vicino: scuole semivuote e farmacie prese d'assalto

Redazione La Capitale

A Roma boom di contagi, colpiti soprattutto i bambini. Oltre 200mila casi dall’inizio dell’anno. Per gli esperti la fase discendente potrebbe arrivare solo a metà febbraio

influenza

Classi dimezzate nelle scuole, impennata nella richiesta di antipiretici e un numero crescente di famiglie con almeno un malato in casa. A Roma e nel Lazio, l’influenza stagionale continua la sua corsa, accompagnata da altri virus respiratori, con un’incidenza elevata tra i bambini e i ragazzi sotto i 14 anni.

I dati dell’ultimo bollettino epidemiologico RespiVirNet, elaborato dal Dipartimento Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), non lasciano dubbi: il numero di casi ha superato la soglia di «alta intensità» con un incremento costante negli ultimi giorni.


I dati nel Lazio: tra le regioni più colpite

Il Lazio si conferma una delle regioni con il più alto tasso di sindromi simil-influenzali in Italia, 16,25 casi ogni 1.000 assistiti, dato tra i più elevati a livello nazionale, dietro all’Abruzzo (21,70). Il virus colpisce in modo significativo i bambini sotto i 4 anni (40,48 casi ogni 1.000) e la fascia 5-14 anni (22,29 casi ogni 1.000), con pesanti ripercussioni sulla frequenza scolastica.

Tra i 15 e i 64 anni, l’incidenza rientra nella media (16,37 ogni 1.000), mentre scende tra gli over 65 (8,39 ogni 1.000), grazie all’alta copertura vaccinale e a stili di vita più prudenti.


Le stime parlano di 50.000 malati ufficiali a Roma nell’ultima settimana. Oltre 200.000 contagiati dall’inizio del 2025.

L’ultimo aggiornamento dell’ISS mostra inoltre un aumento della positività ai test: il 36 per cento dei campioni analizzati risulta positivo all’influenza, in crescita rispetto alla scorsa settimana (33,7 per cento).


Influenza o Covid? I medici: «Difficile distinguerli»

Secondo gli esperti, il virus influenzale non è l’unico responsabile dei numerosi casi di febbre e sintomi respiratori registrati in queste settimane.

Spiega Alberto Chiriatti, vicesegretario della Fimmg Lazio come sia difficile distinguere con certezza tra influenza, adenovirus e Covid-19. Perché il Covid circola ancora ma molti pazienti non si sottopongono al tampone, rendendo più complessa la valutazione.


Per Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei Medici di Roma e Lazio, la fase discendente dell’epidemia potrebbe arrivare solo a metà febbraio.


Vaccinazioni, un milione di dosi nel Lazio

A contenere l’epidemia è stata la massiccia adesione alla campagna vaccinale antinfluenzale, che nella regione ha superato 1,2 milioni di immunizzati.


Dove sono stati somministrati i vaccini? Negli studi dei medici di famiglia, oltre 1 milione di dosi.

dai Pediatri di libera scelta, 72.956 dosi. Nelle Farmacie, 58.712 dosi.

Presso strutture sanitarie regionali, 69.200 dosi.


Anche la campagna per la vaccinazione anti-Covid ha coinvolto circa 65.000 cittadini, con il maggior numero di somministrazioni effettuate dagli studi dei medici di base.

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