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Incendio all'Università della Tuscia a Viterbo, la sindaca: «Il peggio sembra passato». Aperte le indagini

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 4 giu
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 5 giu

La procura ipotizza il reato di incendio. Installata dall'Arpa Lazio una centralina per il monitoraggio dell'aria mentre dal Comune arriva l'ordine di evacuazione di due palazzine. Rassicurazioni anche dai vigili del fuoco: il rogo «è ora sotto controllo»

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Il maxi incendio che ha distrutto una parte dell'Università della Tuscia a Viterbo «è ora sotto controllo». Il comunicato arriva dai vigili del fuoco che sperano «entro la giornata di spegnerlo completamente», perché al momento ci sono ancora «piccoli focolai diffusi». La struttura rimane comunque inagibile. Rassicurazioni anche dalla sindaca del capoluogo, Chiara Frontini, che in una nota ha dichiarato che «il peggio sembra passato».


«È bruciata tutta la parte alta, il tetto - hanno spiegato i vigili - e le fiamme si sono poi diffuse al piano inferiore attraverso un lucernario che è crollato e arrivava in tutti i piani. Quindi questi sono stati raggiunti dal rogo e anche loro danneggiati, ma a zone, alcune maggiormente e altre meno. Non tutta un'ala».


L'incendio è divampato poco dopo e dieci di mattina di mercoledì 4 giugno e ha coinvolto la struttura che un tempo ospitava tutte le aule della facoltà in via Falcone e Borsellino, quartiere Riello.


Non risultano al momento persone coinvolte nel rogo. Alcuni studenti e dipendenti dell'ateneo e residenti della zona si sono recati all'ospedale Santa Rosa con sintomi da intossicazione da fumo.


Gli ultimi aggiornamenti sul rogo

Secondo quanto riferito dall'Ansa le fiamme sono partite da alcuni rotoli di guaina catramata che erano sul tetto della palazzina C, dove erano in corso dei lavori di coibentazione. Il secondo piano, dove erano presenti tutti gli uffici, è completamente bruciato.


Secondo quanto riportato da Agenzia Nova, le fiamme si sono propagate velocemente ai piani sottostanti dove c'erano aule e una biblioteca, andate distrutte. L'intervento dei vigili del fuoco le ha arginate poco prima che arrivassero ai laboratori del piano terra.


In tutto hanno lavorato allo spegnimento oltre 30 persone e una decina di mezzi. Sul posto oltre al personale dei vigili del fuoco di Viterbo e Tarquinia, anche una squadra da Civitavecchia e autobotti da Rieti e Terni. Mezzi antincendio anche dell'Esercito.


Le raccomandazioni alla cittadinanza e provvedimenti

Per agevolare le operazioni di salvataggio, la popolazione è invitata a non avvicinarsi. Si raccomanda inoltre di tenere chiuse tutte le finestre delle abitazioni almeno nel raggio di un chilometro. La zona attorno all'ateneo è stata evacuata per un raggio di 500 metri.


A causa degli inquinanti trasmessi nell'aria, il Comune di Viterbo ha anche emanato una circolare che vieta la raccolta di grano e cereali nel raggio di 1 km dal punto dell'incendio. Inoltre si consiglia ad anziani e bambini di evitare una prolungata presenza all'aperto. Disattivare i condizionatori che utilizzano l'aria esterna, sospendere l'utilizzo di frutta, verdura e colture esposte all'aperto nelle ultime ore e conservare correttamente gli alimenti sono le ultime raccomandazioni alla cittadinanza.


Simili raccomandazioni sono rivolte alle attività agro-zootecniche e le famiglie con animali. Il Comune invita a proteggere i mangimi, evitare l'uso del foraggio o alimenti contaminati, garantire l'uso di acqua non contaminata e limitare l'esposizione degli animali all'aperto.


La sindaca di Viterbo Chiara Frontini ha inoltre emanato un'ordinanza per l'evacuazione di due palazzine adiacenti al rogo, gli edifici del civico 6/B di via San Camillo de Lellis, palazzina A e B.


Il sito dell'ateneo rende intanto noto che la didattica è stata sospesa per la giornata di oggi, 4 giugno, e di domani per tutte le sedi di Viterbo. Civitavecchia e Rieti svolgeranno regolarmente le loro attività.


Indagini in corso

La Procura di Viterbo ha intanto aperto un fascicolo a carico di ignoti. L'indagine, coordinata dal procuratore facente funzioni Paola Conti, ipotizza il reato di incendio.


In Procura è stata trasmessa l'informativa dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine. Gli inquirenti disporranno una consulenza tecnica volta ad accertare natura e cause del rogo.


L'Arpa ha installato una centralina per il monitoraggio della qualità dell'aria.

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